• Parametri Stato edificio

In questa sezione sono contenuti parametri che definiscono lo stato strutturale di analisi (nuovo, esistente, rinforzato). 

Per il caso di edificio esistente (ovvero quelli con lo stato strutturale "esistente" o "rinforzato") vengono quindi richiesti una serie di dati riguardanti il tipo di intervento e altri parametri di verifica collegati.


Stato strutturale

In questo campo su seleziona lo stato strutturale, selezionando una delle seguenti opzioni:

  • Nuova costruzione,
  • Stato esistente,
  • Stato rinforzato.

L'informazione verrà utilizzata per attivare o meno alcun procedure di verifica specifiche per tali tipologie.

Tipo d'intervento

Nel caso di edificio esistente, si ha la possibilità in questo campo di specificare il tipo d'intervento da eseguire, selezionando una delle seguenti opzioni:

  • Sola verifica,
  • Riparazione,
  • Miglioramento,
  • Adeguamento.


Nell'intervento di sola verifica l'obiettivo è quello di appurare lo stato di sicurezza dell'edificio nello stato in cui si trova e per il quale non si prevedono interventi successivi di rinforzo. 

Gli interventi di riparazione, miglioramento ed adeguamento sono invece interventi che si prefiggono di migliorare la risposta sismica dell'edificio e vengono normati in Ntc18/§8.4 dove si danno le seguenti definizioni: 

  • gli interventi di riparazione o locali sono interventi che interessano singoli elementi strutturali e che, comunque, non riducono le condizioni di sicurezza preesistenti 
  • gli interventi di miglioramento sono interventi atti ad aumentare la sicurezza strutturale preesistente, senza necessariamente raggiungere i livelli di sicurezza del pieno adeguamento (definiti in Ntc18/§8.4.3);
  • gli interventi di adeguamento sono interventi atti ad aumentare la sicurezza strutturale preesistente, conseguendo i livelli di sicurezza fissati in Ntc18/§8.4.3 (molto simili a quelli richiesti per le nuove costruzioni).


Gli interventi di adeguamento e miglioramento seguono percorsi simili di verifica in quanto richiedono la valutazione della sicurezza anche a livello globale, mentre nel caso della riparazione si prescinde da questo aspetto e ci si limita al confronto del miglioramento conseguito su scala locale, ovvero a livello del singolo elemento.

Livello di conoscenza

Viene richiesto il livello di conoscenza dell'edificio esistente, che verrà utilizzato per inizializzare i fattori di confidenza dei vari materiali dichiarati esistenti, secondo la convenzione indicata dalla norma:

LC1 basso         ovvero livello di conoscenza limitato        fattore di confidenza fc = 1.35

LC2 medio         ovvero livello di conoscenza adeguato        fattore di confidenza fc = 1.20

LC3 alto        ovvero livello di conoscenza accrato        fattore di confidenza fc = 1.00 


  • La norma definisce in dettaglio i livelli di conoscenza in riguardo alla geometria strutturale, ai dettagli costruttivi e alle proprietà dei materiali, come riportato alla tabella seguente che riassume sinteticamente le indicazioni riportate nelle Istruzioni per l'applicazione delle Ntc08 punto C8A.1 e Opcm 3431 punto 11.5.

Livello di conoscenza

Geometria strutturale

Dettagli costruttivi
Verifiche in situ

Proprietà materiali
Indagini in situ

Fattore di confidenza

LC1 limitato

Rilievo in situ

Limitate

Limitate

1.35

LC2 adeguato

Rilievo in situ

Estese ed esaustive

Estese

1.20

LC3 accurato

Rilievo in situ

Estese ed esaustive

Esaustive

1.00


  • Dal livello di conoscenza impostato si ottiene un valore per il fattore di confidenza che viene assegnato in automatico a tutti i tipi di materiali esistenti (non quindi a quelli dichiarati nuovi) presenti nella modellazione. Se ci sono i presupposti, l'utente potrebbe anche differenziare i fattori di confidenza sui singoli materiali, per rispecchiare livelli di conoscenza diversificati per ognuno di essi.

Pulsanti Leggi/Reset

Col pulsante Leggi è possibile aprire un file di modellazione Por, per leggere risultati e fattori di sicurezza da sottoporre a confronto. 

Questa è una operazione richiesta nei procedimenti di controllo basati sul confronto di due stati strutturali di uno stesso edificio (esistente/rinforzato o ante operam/post operam) per valutare il guadagno di sicurezza conseguito. In particolare, l'operazione diventa attivabile nei casi di:

  • Stato rinforzato e intervento di adeguamento,
  • Stato rinforzato e intervento di miglioramento,
  • Stato rinforzato e intervento di riparazione.


In questi casi il file da leggere è quello corrispondente allo Stato esistente, che preventivamente dovrà essere stato salvato con analisi e verifiche eseguite.


Nel caso di intervento di adeguamento o di miglioramento, saranno letti dal file "esistente" i valori dei fattori di sicurezza Ze(E) e delle capacità PgaC(E) che poi verranno mostrate nel Quadro delle condizioni di miglioramento ed adeguamento sismico.



Col pulsante Reset è invece possibile azzerare i valori letti in una precedente fase, nel caso fossero diventati non più significativi. 



Nel caso di intervento di riparazione, saranno letti dal file "esistente" i valori dei parametri di confronto (Nu, Tu, Ft, Ul, Kl) che poi verranno mostrati nella griglia delle Verifiche degli interventi locali in elevazione.



Impostazione dei parametri di controllo degli interventi di riparazione

Nel caso si stia eseguendo un intervento di riparazione viene attivato il riquadro dei parametri di controllo, che permette di attivare/disattivare il controllo dei singoli parametri e di assegnare il range di variabilità ammesso.



Questa è una fase da eseguire nella struttura post operam, operando nel riquadro Riparazione/Intervento locale della tabella delle Opzioni di analisi (nella figura il riquadro è quello cerchiato in celeste). 

In sostanza i parametri richiesti definiscono il range di variabilità che si accetta nella valutazione degli interventi locali in relazione agli aspetti di seguito riportati. 

Si noti che i parametri di verifica sono pre-impostati su valori predefiniti, che derivano da considerazioni di buon senso, piuttosto che da dettagliati riferimenti di normativa. Pertanto , l’utente è libero di accettare tali valori o di impostarli in maniera autonoma.

Resistenza a compressione: 

Detto v = Nupost/Nuante         

essendo Nu lo sforzo normale resistente ultimo complessivo del pannello, si richiede che tale variazione sia maggiore del valore assegnato. Il valore predefinito 1.0 stabilisce che la resistenza dello stato rinforzato sia maggiore di quella preesistente. 

Per il soddisfacimento di questo requisito intervengono i rinforzi di cerchiatura delle aperture, i rinforzi applicati ai paramenti della muratura (affiancamenti, intonaco armato, compositi fibro-rinforzati, cuciture attive, ristilatura armata) e i rinforzi ad iniezioni.

Resistenza a taglio: 

Detto v = Tupost/Tuante         

essendo Tu lo sforzo di taglio resistente ultimo complessivo del pannello, si richiede che tale variazione sia maggiore del valore assegnato. Il valore predefinito 1.0 stabilisce che la resistenza dello stato rinforzato sia maggiore di quella preesistente.

Per il soddisfacimento di questo requisito intervengono i rinforzi di cerchiatura delle aperture, i rinforzi  applicati ai paramenti della muratura (affiancamenti, intonaco armato, compositi fibro-rinforzati, cuciture attive, ristilatura armata) e i rinforzi ad iniezioni.

Resistenza a tiro fuori piano:

Detto v = Ftpost/Ftante         

essendo Ft lo sforzo di tiro resistente prodotto da cordoli e tiranti in testa al pannello, si richiede che tale variazione sia maggiore del valore assegnato. Il valore predefinito 1.0 stabilisce che la resistenza dello stato rinforzato sia maggiore di quella preesistente.

Per il soddisfacimento di questo requisito intervengono i rinforzi costituiti dal rifacimento di cordoli o dall’applicazione di tiranti di piano.

Spostamento ultimo nel piano:

Detto v = Ulpost/Ulante         

essendo Ul lo spostamento ultimo longitudinale del pannello, si richiede che tale variazione sia maggiore del valore assegnato. Il valore predefinito 1.0 stabilisce che la capacità di spostamento dello stato rinforzato sia maggiore di quella preesistente. Per il soddisfacimento di questo requisito intervengono i rinforzi di cerchiatura delle aperture, i rinforzi  applicati ai paramenti della muratura (affiancamenti, intonaco armato, compositi fibro-rinforzati, cuciture attive, ristilatura armata) e i rinforzi ad iniezioni. 

Rigidezza longitudinale: 

Detto v = Klpost/Klante         

essendo Kl la rigidezza traslante longitudinale del pannello, si richiede che tale variazione sia contenuta nel range minimo/massimo assegnato. I valori predefiniti stabiliscono che la rigidezza longitudinale debba collocarsi fra il 95% e il 120% del valore originario.  

Per il soddisfacimento di questo requisito intervengono i rinforzi di cerchiatura delle aperture ed in particolare le dimensioni e il materiale dei ritti, nonché il fattore d’incastro assunto per i ritti stessi, che può variare con continuità dallo schema ideale a cerniera a quello di incastro perfetto. Il valore è inoltre influenzato anche dai rinforzi applicati ai paramenti della muratura (in particolare affiancamenti ed  intonaco armato) e in qualche misura dall’incremento dei moduli elastici dovuti ad iniezioni.

Impostazione dei parametri di controllo degli interventi di miglioramento e adeguamento

Nel caso si stia eseguendo un intervento di miglioramento o di adeguamento sismico vengono rispettivamente attivati i parametri:

  • Per il miglioramento: 
    Incremento minimo del fattore di sicurezza ςE , 
    Fattore di sicurezza minimo ςE .
  • Per l'adeguamento: 
    Fattore di sicurezza minimo ςE .



I valori sono inizializzati di default secondo le disposizioni della normativa (Ntc18/§8.4.1, §8.4.2, §8.4.3), ma è anche prevista l'assegnazione diretta da parte del progettista, nel caso volesse adottare valori di maggiore sicurezza.

Una sintesi delle disposizioni di normativa al riguardo è data nella tabella riportata in Interventi di adeguamento/miglioramento