Gli Elementi di definizione
Sono gli elementi caratteristici che consentono la definizione di una rete all'interno del programma.
I nodi
I nodi sono i punti di incrocio dei rami della rete.
Sui nodi è in genere nota la portata in uscita dalla rete, fissata in base alle esigenze di servizio dell'utenza collegata al nodo, ed è incognita l'altezza piezometrica. Se però il nodo rappresenta un "serbatoio", il dato noto è la quota piezometrica, da porre pari alla quota del pelo libero dell'acqua invasata, e il termine incognito risulta la portata in ingresso o in uscita dal serbatoio.
In definitiva, occorre predisporre un nodo in tutti gli incroci dei rami, nei punti in cui ci sia prelievo di fluido, in corrispondenza dei serbatoi e nei punti di discontinuità delle caratteristiche dei rami, laddove cioè cambia il diametro o il materiale della condotta.
Come vedremo, i nodi servono per la definizione dei rami e dei profili. Per i rami si richiedono il nodo iniziale e finale, per i profili una sequenza di due o più nodi tali da costituire un percorso continuo.
I rami
I rami sono tratti di tubazione di caratteristiche omogenee, definiti fra due nodi.
Su ogni ramo si suppone costante il diametro, il tipo di materiale e il suo stato di usura. Non è prevista una portata distribuita sul ramo, in quanto questa esigenza può essere realisticamente modellata infittittendo i nodi e i rami sul particolare tronco di condotta.
Su ogni ramo si può applicare un dispositivo, costituito da una pompa o da una valvola di regolazione. Questo non limita l'efficacia di modellazione del programma, in quanto la presenza di due o più dispositivi in serie su un tronco può essere modellata, come nel caso precedente, disponendo nodi intermedi e suddividendo il tronco in più rami.
I tipi di materiali
Definiscono le tipologie di materiali utilizzati nella rete e la formula della cadente ad essi associata.
Una volta definiti i materiali, si potrà caratterizzare il comportamento idraulico dei rami, assegnando ad ognuno di essi il materiale che gli compete.
La formula assunta per la cadente è di tipo generale, assegnando opportunamente i coefficienti á, k, n ed m l'utente può rappresentare tutte le formule classiche disponibili in letteratura.
Stati superficiali predefiniti
In alternativa, Hydronet offre un vasta casistica predefinita in base al materiale e allo stato di usura, specializzata per le formule di Hazen-Williams, Gauckler-Strickler, Bazin, Kutter, Casale-Telesca, Scimeni-Veronesi, Service du Genie Rural. I materiali disponibili di default comprendono l'acciaio, la ghisa, il cemento armato, i metalli lisci e i materiali plastici, ad ognuno dei quali associata una serie di stati di usura tipici, a scabrezza crescente.
Utility di correlazione
Il programma, inoltre, prevede una utility di correlazione fra i coefficienti di scabrezza delle principali formule classiche e i coefficienti á, k, n ed m previsti in Hydronet.
L'utilizzo dell'utility è molto semplice: si sceglie la formula da correlare, si imposta il coefficiente di scabrezza e si clicca sul pulsante "Correla con la formula Hydronet" per ottenere i valori equivalenti dei coefficienti á, k, n ed m.
I tipi di pompe
Definiscono le tipologie delle pompe utilizzate nella rete e caratterizzate mediante l'assegnazione di tre punti tipici di funzionamento (Q, DH).
Interpolando con legge esponenziale i punti di funzionamento assegnati, il programma giunge alla costruzione della curva caratteristica della pompa, da utilizzare nel corso dell'analisi e per il disegno nella finestra ad essa dedicata.
Una pompa così definita può essere applicata ad un ramo, assegnandola come dispositivo presente sul ramo. La direzione di flusso è legata alla direzione del ramo, dal nodo iniziale al nodo finale. La direzione di pompaggio si inverte scambiando i nodi del ramo.
I tipi di valvole
Questa tipologia definisce i tipi di valvole di regolazione utilizzate nella rete. Un tipo valvola si caratterizza assegnandone il diametro interno, il coefficiente per la perdita di carico localizzata funzione del quadrato della velocità e la perdita di carico costante.
Una valvola così definita può essere applicata ad un ramo, assegnandola come dispositivo presente sul ramo.
I profili
I profili sono i percorsi scelti dall'utente all'interno della rete, dei quali si vuole visualizzare il disegno in una vista altimetrica. La definizione dei profili non è quindi obbligatoria ai fini dell'analisi, ma è molto utile per il controllo grafico delle quote geometriche dei nodi e, una volta effettuata l'analisi, anche dei carichi piezometrici finali.
I profili si definiscono assegnando una sequenza di nodi, tale da costituire un percorso continuo all'interno della rete.