Accelerazioni sismiche di calcolo
Una volta assegnati i parametri sismici secondo il sistema normativo impostato (Ntc1996 o Ntc2008), il programma riporta nel riquadro Accelerazioni sismiche di calcolo i valori finali dell'accelerazione orizzontale e verticale di calcolo, che verranno tenute in conto nell’analisi di stabilità. In particolare, l'accelerazione verticale è valutata come quota parte di quella orizzontale mediante il fattore riduttivo αv impostabile nel campo Fattore v., con valore predefinito pari a 0.5.
Tenendo presente quanto riportato ai paragrafi precedenti, abbiamo le seguenti relazioni:
Accelerazioni sismiche di calcolo secondo Ntc08
Accelerazione orizzontale di calcolo aso = βs amax = βs Ss St ag
Accelerazione verticale di calcolo asv = αv aso
in cui
βs è il fattore riduttivo di calcolo,
Ss St sono i coeficienti amplificativi stratigrafico e topografico,
ag è l'accelerazione al suolo su roccia (suolo A),
αv è il fattore riduttivo per l'accelerazione verticale.
Accelerazioni sismiche di calcolo secondo Ntc96
Accelerazione orizzontale di calcolo aso = I ε ag
Accelerazione verticale di calcolo asv = αv aso
in cui
I ε sono i coeficienti amplificativi di protezione e di fondazione,
ag è l'accelerazione al suolo,
αv è il fattore riduttivo per l'accelerazione verticale.
L’azione orizzontale sarà considerata agente in direzione valle, essendo la direzione opposta stabilizzante ai fini dell’analisi. L’azione orizzontale è invece messa in conto sia nella direzione di incremento dei pesi, sia nella direzione opposta, non potendosi stabilire a priori a quale delle due corrisponde il maggiore effetto instabilizzante.
In definitiva l’analisi di stabilità di pendii in zona sismica è condotta analizzando in successione le due condizioni:
- Sisma orizzontale verso valle + Sisma verticale in direzione dei pesi,
- Sisma orizzontale verso valle + Sisma verticale in direzione opposta ai pesi,
ed assumendo come coefficiente di sicurezza il minore fra i due registrati.