Nel caso sia stato selezionato il sistema normativo Ntc 1996 il riquadro di definizione dell'azione sismica si presenta come nelle seguenti figure e contiene i parametri indicati al p. C.6 del Dm 16/01/1996.


       


Zona sismica

Indica la zona sismica del sito (1, 2, 3 oppure “Non sismica”). Il dato si può reperire dagli elenchi di classificazione delle zone simiche, collegati al Dm 16/01/1996, nei quali viene riportato per ogni Comune del territorio nazionale la zona sismica e il grado di sismicità S.

Accelerazione sismica al suolo

Nelle Ntc96 il dato è chiamato coefficiente d'intensità sismica C ed esprime l'accelerazione orizzontale di riferimento al suolo ag, espressa in frazioni dell'accelerazione di gravità. Il valore dipende dalla categoria sismica della zona di costruzione. In particolare, se S è il grado di sismicità proprio della zona sismica considerata, il coefficiente d'intensità sismica da assegnare si ricava dalla formula:

e vale quindi:

0.10 g        per le zone di prima categoria,

0.07 g        per le zone di seconda categoria,

0.04 g        per le zone di terza categoria.


In tabella riportiamo il grado di sismicità e l’accelerazione orizzontale al suolo per le zone simiche previste dalla normativa del 1996.

In questo contesto normativo non si trovano riferimenti per l'applicazione delle accelerazioni sismiche verticali nell'ambito dell'analisi dei pendii. Un riferimento indiretto può essere individuato al punto D delle Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica (DM 16/1/96), riguardante le  opere di sostegno dei terreni, che impone l'obbligo di tener conto delle azioni sismiche orizzontali, senza altre indicazioni per quelle verticali.

Coefficienti amplificativi di protezione sismica e di fondazione

La norma prevede dei fattori di amplificazione degli effetti sismici legati all'importanza dell'opera ed alle caratteristiche stratigrafiche del terreno.

Il primo è chiamato coefficiente di protezione sismica o fattore di importanza I e porta ad una maggiorazione dell'intensità sismica in funzione delle caratteristiche d'uso dell'edificio, secondo le seguenti indicazioni:

I = 1.4        per opere di importanza primaria nei riguardi della protezione civile,

I = 1.2                per opere che presentano particolare rischio per le loro caratteristiche d’uso,

I = 1.0                per opere che non rientrano nelle categorie precedenti.

Il secondo è chiamato coefficiente di fondazione ε e si assume di regola pari ad 1, a meno che la  stratigrafia non sia caratterizzata da depositi alluvionali di spessore variabile da 5 a 20 metri, soprastanti terreni coesivi o litoidi con caratteristiche meccaniche significativamente superiori, nel qual caso si assume ε = 1.3 .

Nel foglio viene poi riportato il fattore amplificativo totale dato dal prodotto I ε e l'accelerazione totale al suolo (amplificata), pari a I ε ag