Verifica alle punte tensionali
Le verifiche alle punte tensionali sono condotte nei riguardi della flessione (per travi, plinti e platee), della presso e tenso flessione (per pilastri e pareti), del taglio e della torsione. Nel caso dei pilastri e delle pareti, la verifica è condotta in condizioni di presso/tenso flessione deviata, per la presenza contemporanea di momento flettente in due direzioni ortogonali della sezione. Nella verifica a taglio si tiene conto della presenza contemporanea della componente torsionale, se presente.
La verifica alle punte tensionali è riferita a condizioni di esercizio in cui si deve assumere ancora un comportamento prevalentemente elastico della struttura. Nella verifica a pressoflessione si assumono le seguenti ipotesi base:
- Conservazione delle sezioni piane.
- Calcestruzzo non resistente a trazione
- Comportamento elastico lineare tanto per l’acciaio che per il calcestruzzo. Si usa un coefficiente di omogeneizzazione per rappresentare la differenza tra i moduli elastici.
Resistenza a taglio tramite verifica delle punte tensionali
La resistenza a taglio VRd di un elemento provvisto di armature trasversali resistenti al taglio si valuta come il minimo fra la resistenza di calcolo VRsd determinata dall’armatura trasversale e la resistenza di calcolo VRcd, determinata dal calcestruzzo d’anima
VRd = min(VRsd,VRcd)
La resistenza di calcolo determinata dall’armatura trasversale (staffe) si ottiene come:
VRsd = 0.9 d Asw famm / s
in cui
Asw è l’area dell’armatura trasversale posta ad interasse s,
famm è la tensione ammissibile di calcolo dell’armatura d’anima,
d è l’altezza utile della sezione,
s è l’interasse dell’armatura d’anima (passo staffe).
La resistenza di calcolo determinata dal calcestruzzo d’anima si ottiene come:
VRcd = 0.9 d bw τc1
in cui
bw è la larghezza della membratura resistente a taglio (larghezza anima),
d è l’altezza utile della sezione,
τc1 è la resistenza tangenziale (limite superiore) del calcestruzzo d’anima.
La formula di progetto per il passo delle staffe s si può ottenere dalla seconda espressione.
Se si pone Asw = nb as, si ottiene:
s = 0.9 d nb as famm / T
essendo:
s l'interasse longitudinale delle staffe;
d l'altezza utile della sezione, pari alla dimensione h depurata del copriferro d = h-cf,
nb il numero di bracci della staffa;
as l'area del ferro di staffa;
famm la tensione ammissibile del ferro di staffa;
T il taglio agente nella sezione.