Si è posta una cura particolare nel progettare l’ambiente di lavoro del programma, di modo che risultasse facile l’apprendimento e semplice l’uso. Aspen 2000 si aggancia perfettamente all’ambiente applicativo di Windows; di conseguenza, chi già possiede familiarità con Windows, non troverà alcuna difficoltà nel far funzionare correttamente il programma. Se invece si è nella fase di apprendimento di Windows, seguendo attentamente i suggerimenti forniti in questo manuale, non sarà difficile apprendere le caratteristiche di funzionamento di Aspen 2000.

Tutte le fasi di lavoro sono opportunamente distinte, si fa ampio uso della grafica sia per l’input che per i risultati e per la digitazione da tastiera un posto di rilievo è assegnato alle griglie, che consentono una visione molto compatta dei dati e operazioni di modifica molto veloci. Il codice di analisi è stato ottimizzato con lo scopo di ottenere risultati affidabili nel minor tempo possibile e per aumentare la produttività del programma. Le fasi di output sono state particolarmente curate per raggiungere la migliore resa grafica, sia nelle fasi di preview che di stampa su carta. Inoltre, la relazione di calcolo e i disegni possono essere esportati verso altri ambienti, utilizzando i formati RTF per il testo e il DXF per i disegni.

Tipica sessione di lavoro

Analizzando la tipica sessione di lavoro, possono individuarsi alcune fasi operative caratteristiche.


  1. Definizione del pendio con l'assegnazione dei dati riguardanti i materiali, i profili stratigrafici, i profili delli faldi, i carichi e gli interventi strutturali disposti su di esso.
  2. Definizione delle superficie di scorrimento da analizzare o da ottimizzare con l'analisi automatica.
  3. Controllo grafico dei dati introdotti attraverso i disegni proposti dal programma, con visioni sia globali che di dettaglio, individuazione di eventuali errori di input e loro correzione.
  4. Scelta del metodo di verifica ed esecuzione dell’analisi per le superfici assegnate o dell’analisi a ricerca automatica.
  5. Valutazione dei risultati ottenuti ed eventuali riesecuzioni dell'analisi, con altro metodo, omettendo o inserendo nuovi carichi, prevedendo interventi di consolidamento, modificando il tracciato di falda o altro ancora.
  6. Composizione, preview e stampa della relazione di calcolo, comprensivo dei dati di definizione dei risultati dell'analisi.
  7. Composizione, preview e stampa in scala dei disegni, come sezioni stratigrafiche e modellazione in striscie per ogni superficie di rottura assegnata, secondo le preferenze e i dettagli correntemente selezionati.