Nella versione 13.7 del programma è stata introdotta la possibilità di definire platee di fondazione. 

La platea si definisce sfruttando gli strumenti di input previsti per i solai, di cui costituisce un'estensione: in particolare per ottenere una platea la tipologia di solaio dovrà essere esplicitamente dichiarata di tipo "platea", il solaio posizionato al livello zero o, in alternativa, avere tutti di pannelli del contorno di tipo fondazione. 


In questo caso si vedono quattro elementi platea inseriti in un graticcio di fondazioni con travi in c.a.


Per le tipologie di impalcati "a platea" il programma permette la definizione di armature per la resistenza a flessione e a taglio, che si articola con le seguenti caratteristiche: 

  • armatura superiore ed inferiore diffusa su tutta l'area della platea, 
  • armatura superiore ed inferiore aggiuntiva per i bordi della platea, 
  • spilli diffusi sull'area della platea secondo una incidenza a metro quadro.


Per la definizione delle platee occorre definire un tipo di impalcato col tipo "plt c.a.".
Inoltre si assegneranno spessore, tipo di calcestruzzo/acciaio, disposizione dell'armatura



Vengono quindi creati gli elementi con la stessa modalità dei solai: in questo caso quattro platee al livello 0.


La presenza di una platea porta sensibili benefici alle tensioni scaricate sul terreno in quanto va a smorzare i picchi tensionali sui bordi, redistribuendo il carico dal perimetro di contorno (dove l'effetto  dei carichi è più intenso) verso il centro della piastra, lavorando come elemento bidimensionale inflesso. 
L'effetto di collaborazione con le fondazioni murarie dipende essenzialmente dalla rigidezza relativa fra platea e suolo, modellato quest'ultimo come letto di molle alla Winkler.


Nelle figure si vede la disposizione in pianta delle platee e la mappa di impegno per le verifiche sul terreno.


L'analisi viene eseguita con una modellazione semplificata a platea nervata, che presuppone una concentrazione di rigidezza lungo i bordi, ipotesi che nel caso degli edifici di muratura trova un ottimo riscontro per la presenza perimetrale delle murature di elevazione, che mostrano forti rigidezza a flessione. se comparate con gli spessori usuali delle solette inflesse e spesso si estendono in altezza per due o più elevazioni. 

Con l'analisi locale delle platee e del graticcio nella sua interezza vengono determinate le tensioni sul terreno a centro platea e lungo i bordi (condivise queste con le fondazioni murarie), nonchè le sollecitazioni strutturali a flessione e taglio per le zone centrali e di bordo delle platee: Le verifiche sono condotte agli Slu, valutando momenti e tagli resistenti in base alle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo ed alle armature disposte nella platea.  

Per le verifiche sono attivi alert di avviso direttamente a video, per richiamare l'attenzione dell'utente su possibili casi di mancato soddisfacimento dei requisiti richiesti. In generale l'effetto delle platee è tenuto in conto nella valutazione del fattore di sicurezza per carichi statici, richiesto negli interventi su edifici esistenti ed espresso come rapporto fra il valore ζv,i fra il massimo sovraccarico variabile verticale sopportabile dalla costruzione e il valore del sovraccarico verticale variabile che si utilizzerebbe nel progetto di una nuova costruzione. 

I risultati delle verifiche sono riportati nelle forme consuete, mediante una griglia a video e una corrispondente tabella di stampa.


Nel Quadro delle verifiche statiche (a sinistra) sono riportati gli impegni massimi per le verifiche strutturali a taglio e momento.

Nella griglia (a destra) sono mostrati le sollecitazioni agenti e resistenti a taglio e a flessione per le zone maggiormente impegnate.