Griglia Tipi di rinforzi per aperture
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- In questa griglia si costruisce l’archivio dei tipi di rinforzo applicabili alle aperture nella griglia “Aperture pannelli”.
I tipi di rinforzo previsti per le aperture prevedono le cerchiature propriamente dette, ovvero costituite da telai in c.a., in acciaio o in legno e le riquadrature murarie, realizzate prevalentemente col ringrosso degli stipiti con materiale murario. In ambedue i casi gli elementi di cerchiatura vengono collocati all'interno del vano per conferisce rigidezza e resistenza alle murature laterali.
Regole pratiche di disposizione della cerchiatura
Di seguito diamo alcune regole pratiche relative alla disposizione della cerchiatura, che possono essere utili per stabilire i vincoli geometrici fra cerchiatura e vano netto dell'apertura:
- il traverso superiore si allinea all'estradosso dell'architrave;
- il traverso inferiore (se presente) si allinea inferiormente alla quota davanzale;
- la cerchiatura azzera la sagomatura dell'anta (mazzetta, quadro e sguincio) e mantiene la larghezza netta dell'apertura, cioè i ritti si sviluppano verso l'esterno.
- Nome
- Il nome consente l’identificazione del tipo di cerchiatura, nel momento in cui sarà applicata. E’ necessario, quindi, assegnare ad ogni tipo un nome univoco sintetico, diverso da tutti gli altri presenti. La lunghezza massima della stringa è di 31 caratteri.
- Tipo di materiale
- Il materiale della cerchiatura si assegna aprendo la lista a tendina e selezionando in essa il materiale da applicare.
- Nella tendina sono presenti tutti i materiali disponibili ordinati nei tre gruppi:
- [MU]: materiali murari selezionare per definire una riquadratura muraria,
- [CA]: materiali cemento armato selezionare per definire una cerchiatura in cemento armato,
- [AC]: materiali in acciaio: selezionare per definire una cerchiatura in acciaio,
- [LE]: materiali legno: selezionare per definire una cerchiatura in legno.
- Si tenga presente che in qualsiasi momento è possibile aggiungere, eliminare, modificare materiali di tipo [MU], [CA], [AC] e [LE], agendo nelle rispettive griglie di definizione.
- Tipo di sezione per i ritti e i traversi
- Viene richiesta la sezione trasversale dei ritti e dei traversi, che si assegnano aprendo la lista a tendina e selezionando in essa la sezione da applicare.
- Nella tendina sono presenti tutti le sezioni disponibili ordinate nei gruppi:
- [MU]: sezioni per elementi murari,
- [CA]: sezioni per elementi in cemento armato,
- [AC]: sezioni per elementi in acciaio,
- [LE]: sezioni per elementi in legno.
- Si tenga presente che in qualsiasi momento è possibile aggiungere, eliminare, modificare sezioni per elementi in [MU], [CA], [AC] e [LE], agendo nelle rispettive griglie di definizione.
- Presenza del traverso inferiore
La presenza del traverso inferiore è opzionale, per averlo bisogna contrassegnare la casella nella colonna tiOk.
- Armatura dei ritti e dei traversi
Per le cerchiature in ca. è altresì richiesta la definizione dell'armatura (ferri+staffe) presente nei ritti e nei traversi, assumendo che essa si mantenga costante sulla luce degli elementi.
Mediante questa informazione, il programma sarà in grado di condurre le verifiche di resistenza su questi elementi, sia per la flessione, sia per il taglio e di caratterizzarne il comportamento elastoplastico nell'ambito dell'analisi pushover.
- Si tenga presente che in qualsiasi momento è possibile aggiungere, eliminare, modificare le armature per c.a. [ACA], agendo nella rispettiva griglia di definizione.
- Grado d'incastro dei ritti
Il presente dato consente di modulare il grado di vincolo al piede dei ritti, assegnando un valore numerico compreso fra:
0.0 corrispondente al vincolo di cerniera (grado d'incastro nullo),
1.0 corrispondente al vincolo di incastro (grado d'incastro pieno).
- Incremento di duttilità per effetto della cerchiatura
La presenza della cerchiatura costituisce per i maschi murari adiacenti un effetto di confinamento che può avere effetti benefici sulla duttilità ultima. Tale effetto può essere portato in conto nell'analisi pushover e nelle verifiche degli interventi locali, specificando la percentuale di miglioramento che si prevede, rispetto al valore originario.
Tenendo conto che su questo aspetto c'è una carenza di indicazioni regolamentari e di studi sperimentali, consigliamo un atteggiamento prudenziale nell'adozione del parametro di miglioramento.