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Nell'analisi di una rete può essere opportuno predere in considerazione vari scenari di esercizio, che corrispondono a possibili stati di funzionamento della rete, dovuti essenzialmente a variazioni nelle portate spllate o delle altezze piezometriche dei serbatoi.


Nel campo acquedottisico gli scenari sono utili per rappresentare particolari distribuzioni delle utenze (concentrate in zone ristrette o diffuse sul territorio) e per analizzare la rete al variare del pelo libero nei serbatoi. 

Nel campo antincendio gli scenari consentono di rappresentare quelle particolari configurazioni degli erogatori (indicate nelle norme tecniche) che simulano le condizioni idraulicamente più favorite o più sfavorite, permettendo l'analisi e le verifiche di funzionamento della rete in tutti i casi significativi. 

Nelle seguenti figure vediamo le viste 3D per i quattro scenari indicati nella griglia, che si riferiscono ad una rete di idranti con tre linee montanti e una sezione ad anello a servizio di una autorimessa:

  • nel primo scenario sono stati attivati i due erogatori più in alto sul primo montante, 
  • nel secondo scenario sono stati attivati i due erogatori più in alto sul secondo montante, 
  • nel terzo scenario sono stati attivati i due erogatori più in alto sul secondo e terzo montante, 
  • nel quarto scenario sono stati attivati due erogatori sull'anello basso. 

Si può notare dalle viste che gli erogatori attivi sono riportati in verde, mentre quelli inattivi in grigio. 



La possibilità di definire due o più scenari di esercizio (fino al numero massimo di 20) semplifica di molto il compito del progettista di verificare il corretto funzionamento degli impianti al variare delle condizioni iniziali, in quanto il programma si fa carico di eseguire in successione l'analisi per ogni scenario ipotizzato e di provvedere ogni volta al controllo delle condizioni di funzionamento imposte. 

Queste possono riguardare:

  • la mimima e massima altezza piezometrica o pressione nei nodi,
  • la mimima e massima velocità di flusso nei rami,
  • il controllo dei requisiti imposti per i nodi erogatori in termini di pressione e portata fornita. 


Sempre riferendoci all'esempio precedente, vediamo nella figura seguente i messaggi di attenzione su alcune verifiche non soddisfatte su vari scenari.


In assenza di scenari, come nelle verisoni precedenti, la verifica delle anzidette condizioni ricadeva interamente sulle spalle del progettista che doveva preparare vari modelli di rete, ognuno corrispondente ad uno scenario, analizzarli separatamente e individuare in autonomia i massimi impegni registrati nei componenti della rete.