In questa sezione possono essere selezionati gli stati limite da considerare per le verifiche della capacità portante del terreno di fondazione e assegnati i relativi fattori di sicurezza da assumere.

Il valore della capacità portante limite può essere ottenuto nel foglio dei Livelli, fornendo  i parametri geotecnici delle fondazioni presenti (coesione, angolo di attrito e peso specifico del terreno) e selezionando un metodo di letteratura per la stima del carico limite, selezionandolo fra:

  • Vesic,
  • Hansen,
  • Terzaghi,
  • Meyerhof.

In questo caso, fornendo alcuni parametri morfologici della fondazione: profondità, larghezza, lunghezza e la quota della falda, si può ottenere un valore stimato per la capacità portante in condizioni statiche e in condizioni sismiche, nonché del fattore di sottofondo di Winkler.

In alternativa, impostando l'opzione:

  • Autonomo

l'utente può impostare direttamente i valori geotecnici, senza sfruttare le correlazioni automatiche.

Verifica delle tensioni sul terreno di fondazione secondo Ntc18/Ntc08

Nel caso di sistema normativo Ntc18/Ntc08, gli inviluppi delle tensioni sul terreno e la conseguente verifica della capacità portante sono eseguiti per gli stati limite ultimi (SLU), seguendo l’Approccio 2, convenzionalmente indicato nella normativa con la sigla A1+M1+R3 [p. 6.4.2.1], in cui A1 rappresenta i coefficienti di combinazione delle azioni (pari a quelli considerati nel progetto strutturale), M1 i coefficienti di sicurezza sui parametri geotecnici (assunti col valore unitario) ed R3 il coefficiente parziale di sicurezza sulla capacità portante (per il quale si indica il valore 2.3).

Verifica delle tensioni sul terreno di fondazione secondo Ntc96

Le tensioni risultanti sul terreno vengono ricavate in termini di inviluppo, in corrispondenza delle sezioni di verifica delle travi di fondazione e dei lembi dei plinti.

Nel caso si sia applicato il sistema normativo Ntc96, tali inviluppi sono eseguiti con coefficienti di combinazione unitari [punto B.10] e la verifica consiste nel controllare che le tensioni sul terreno risultino non superiori alla tensione ammissibile del terreno, ottenuta riducendo la capacità portante limite con un fattore di sicurezza assunto in genere pari a 3.0.