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Una zona di solaio definisce una porzione di carpenteria di piano destinata ad ospitare un solaio o una platea. Si assegna digitando sulla riga gli indici dei montanti posti sul suo perimetro (fino ad un massimo di 16), ordinati in successione continua. Una zona di solaio va quindi prevista per ogni maglia chiusa di solaio o di platea, per i solai portati da mensole e per quelli a sbalzo.

La lista dei montanti descrive la forma della zona come una poligonale ed inoltre costituisce per il programma la base di partenza per individuare le campate poste sul contorno e quindi, in ultima analisi, le travi portanti. Nel seguito dell'input, per ogni zona di solaio definita si assegneranno ai vari piani le caratteristiche del solaio o della platea, in termini di tipologia, orditura e carichi. Questo lo si ottiene nel foglio Elementi Solai, nel quale si conserva la numerazione assegnata nel foglio Zone solaio.


Comandi per inserire o eliminare una zona solaio

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Differenza fra zona solaio e solaio

Come per i montanti e per le campate, anche qui è importante distinguere fra zona solaio e solaio.

La zona solaio definisce una porzione della pianta su cui, ai vari piani, potranno definirsi i solai, visti come elementi resistenti bidimensionali, caratterizzati da una tipologia costruttiva, da un angolo di orditura e dai carichi portati.

Su una stessa zona, quindi, si possono definire solai di caratteristiche diverse ai vari piani o anche dichiararne l'assenza assegnando ad esso il tipo di solaio nullo.

In questo contesto con solaio si indica anche eventuali platee di fondazione.

Utilizzo dei campi di solaio

La definizione dei campi di solaio è importante ai fini della corretta distribuzione dei carichi sulle travi portanti. Un buon metodo per definire in maniera corretta i campi di solaio consiste nel ricostruire mentalmente il processo utilizzato dal programma per l'individuazione delle travi portanti. Come abbiamo già visto, la zona solaio è definita da una lista di montanti ordinati. Il programma utilizza questa lista considerando due indici consecutivi alla volta e ricercando la campata definita fra quei due montanti. Se la campata esiste, si passa alla identificazione della trave associata che viene caricata in funzione dell'orditura stessa del solaio. Il punto chiave è quindi di assicurare che nella definizione della zona solaio la sequenza degli indici consenta l'identificazione delle travi portanti.

Casi particolari

Definizioni non corrette dei campi di solaio sono in genere dovute all'omissione di un montante intermedio o comunque in una lista non conforme alle campate definite.

Nel caso di zone solaio con campate allineate, occorre includere nella definizione della zona anche i montanti intermedi delle campate allineate. Infatti, se si omettessero, il programma non potrebbe riconoscere le campate intermedie e lo scarico potrebbe avvenire in maniera errata.

Nel caso di solai poggianti su tratti di trave (cioè non estesi a tutta la luce della trave) la definizione della zona solaio richiede che la trave portante sia costituita da due campate consecutive accorpate, in cui il montante in comune definisce il limite del solaio; la definizione della zona solaio si consegue secondo la prassi.

Nel caso di solai in fondazione, quindi nel caso di platee, occorre inserire le travi lungo tutti i lati del campo altrimenti il modello non verrà generato.

Un sintomo di errore

L'osservazione attenta delle carpenterie di piano può essere molto utile per evidenziare possibili errori nella definizione dei campi di solaio. Infatti, se il programma non riconosce le campate poste sul contorno della zona, non ha modo di tener conto dell'ingombro in pianta della trave e su quel lato la zona è definita dalla congiungente i fili fissi e non, come dovrebbe essere, dal lembo trave interno alla zona. In questi casi può capitare che il disegno delle pignatte si sovrapponga alla trave non riconosciuta.

Definizione dei campi di solaio

Individuati nella pianta tipo i campi di solaio, questi potranno essere generati e definiti nel foglio Zone solaio, assegnando per ognuno di essi la sequenza dei montanti posti sul contorno. Il foglio prevede un numero minimo di tre montanti per zona e un massimo di sedici separati da uno spazio.