Nota per Caso interventi di miglioramento

L'attuale versione del programma non consente il confronto diretto dei parametri di sicurezza fra lo stato esistente e lo stato futuro (ad intervento eseguito), pertanto nei casi di miglioramento sismico l'utente dovrà reperire i dati richiesti in autonomia, sulla base delle due modellazioni eseguite, rispettivamente per lo stato esistente e futuro, facendo riferimento alle seguenti istruzioni. 

Sebbene la dimostrazione del miglioramento sia perseguibile tramite il confronto diretto dei fattori di sicurezza ottenuti per la struttura negli stati pre e post intervento, analizzate sotto una medesima azione sismica, che può essere assunta senza alcuna perdita di significatività pari all'azione sismica regolamentare (sisma non ridotto), il sistema SismiCa ha invece optato per un diverso approccio, che richiede di valutare preliminarmente il livello di sicurezza raggiungibile con l'intervento (dato richiesto nella tabella degli spettri), la successiva rimodulazione degli spettri di risposta (per i vari stati limite di interesse) e la riesecuzione dell'analisi per le due configurazioni sotto la stessa azione sismica ridotta.

Vedremo di seguito come ottenere i LivSic da assegnare nella tabella degli spettri di risposta e i fattori di sicurezza da esplicitare nelle tabelle della prestazionalità statica e sismica per i due stati strutturali di riferimento. 

In linea sintetica, per affrontare questo approccio in Edisis saranno necessarie le seguenti operazioni:

  1. condurre due analisi separate: la prima per la struttura prima degli interventi (stato pre-intervento), la seconda per la struttura ad intervento eseguito (stato post-intervento);
  2. nello stato post intervento, eseguire analisi scalando i periodi di ritorno degli stati limite d'interesse fino ad ottenere un fattore di sicurezza unitario;
  3. rieseguire l'analisi per gli stati pre e post intervento sotto la stessa azione sismica ridotta e produrre l'output SismiCa per i due casi;
  4. per l'esportazione in SismiCa utilizzare l'output dello stato post-intervento, reperendo però i fattori di sicurezza richiesti nei quadri della prestazionalità statica e sismica dall'output dello stato pre-intervento;
  5. ottenere il LivSic per gli stati limite di interesse come rapporto fra la ag (regolamentare e l'ag ridotta) e imputarlo nella tabella spettri.


//!!!!!REVIEW Argomenti successivi non necessari controllare ed eventualmente correggere!!!!//

Ottenimento dei LivSic

Si consideri la struttura nello stato post intervento, si supponga di partire da uno stato in cui sia applicato il sisma regolamentare, ovvero non affetto da alcuna riduzione, si apra il Quadro verifiche e si controlli se vi siano dei fattori di sicurezza per gli stati limite sismici minori di 1.0. Se vi sono, si tratta di ridurre l'azione sismica imputando un periodo di ritorno più breve, rieseguire l'analisi e richiamare il Quadro verifiche, procedere fino a che i fattori di sicurezza (prima individuati) non raggiungano il valore unitario. Il procedimento deve essere eseguito per tutti gli stati limite sismici di interesse, tipicamente Sld, Slv ed eventualmente Slo e Slc. 


A questo punto è possibile calcolare il LivSic per i vari S.L. come:

LivSic[Slo] = agSloridotta/ agSlo

LivSic[Sld] = agSldridotta/ agSld

LivSic[Slv] = agSlvridotta/ agSlv

LivSic[Slc] = agSlcridotta/ agSlc


I valori così determinati dovranno essere digitati nella tabella degli Spettri di risposta nella corrispondente colonna.



Ottenimento dei fattori di sicurezza

Proseguendo con l'immissione dei dati, il sistema richiede i fattori di sicurezza nelle sezioni

 

Sistema strutturale | Livelli di sicurezza | Capacità attuale         per lo stato pre intervento,

Sistema strutturale | Livelli di sicurezza | Capacità progetto        per lo stato post intervento.


I valori si ottengono dal file generale dell'esportazione prodotto dal modulo EdiSismica per i due stati.