Foglio Condizioni di carico per singola azione
Il foglio si apre scegliendo la voce di menù Dati|Condizioni di carico per singole azioni
Il programma consente la definizione di carichi concentrati alla base dei pilastri, da specificare per ogni singola condizione di carico agente (singola azione). I valori numerici dei carichi devono quindi essere associati ad una condizione di carico, in maniera da definirne compiutamente i fattori di inviluppo per le diverse combinazioni di carico.
La fase della definizione dei carichi si articola quindi in due fasi: nella prima, che si esegue in questo foglio, si definiscono preventivamente le condizioni di carico, nella seconda si impostano i valori numerici dei carichi, per ogni pilastro e per ogni singola condizione di carico e che si eseguirà nel foglio Dati|Carichi agenti.
Alla prima apertura, il foglio presenta già un certo numero di condizioni di carico predefinite, in maniera da coprire tutte le possibili azioni previste dalla normativa. E' però possibile aggiungere altre condizioni di carico, come ad esempio per l'azione sismica che tipicamente potrebbe richiedere due o più condizioni indipendenti. Le condizioni che che non interessano per il caso particolare possono essere eliminate (cancellando la riga), ma non è obbligatorio: possono rimanere definite con carichi nulli, oppure disattivate deselezionando la casella di applicazione dell'azione (casella a).
Per ogni condizione di carico si richiedono i coefficienti parziali ψ che definiscono i valori quasi-permanente, frequente e raro dei carichi e che intervengono nelle espressioni di inviluppo.
I dati richiesti sono:
tipo tipo della condizione di carico,
nome nome della condizione di carico,
a casella per applicare/non applicare la condizione di carico,
u casella di sola informazione, indica la condizione è utilizzata per qualche carico,
psi0 coefficiente parziale mediante il quale si ottiene il valore raro del carico,
psi1 coefficiente parziale mediante il quale si ottiene il valore frequente del carico,
ps2 coefficiente parziale mediante il quale si ottiene il valore quasi-permanete del carico,
gm coefficiente di modello per la condizione di carico,
ime indice di mutua esclusione con altre condizioni.
Le ultime sei colonne sono invece valori ottenuti dal programma e rappresentano gli sforzi risultanti dei carichi applicati al piede dei pilastri, riferiti al baricentro del plinto ed alla quota di estradosso:
Fx forza risultante in direzione x,
Fy forza risultante in direzione y,
Fz forza risultante in direzione z,
Mx coppia risultante con asse momento in direzione x,
My coppia risultante con asse momento in direzione y,
Mz coppia risultante con asse momento in direzione z.
I valori sono aggiornati dopo l'esecuzione dell'analisi.
La situazione predefinita prevede le seguenti condizioni di carico:
Permanente tipo Per
Ambienti residenziali tipo Vab
Ambienti affollati tipo Vaf
Ambienti commerciali tipoVac
Biblioteche, magazzini tipo Vma
Parcheggi v.leggeri tipo Vpa1
Parcheggi v.pesanti tipo Vpa2
Coperture tipo Vco
Neve bassa quota tipo Vne1
Neve alta quota tipo Vne2
Vento tipo Vve
Termico tipo Vte
Sismico1 tipo Sis
Interazione cinematica tipo Ics
Tipo e nome della condizione di carico
Il tipo classifica la condizione di carico secondo le categorie predefinite riportate sopra.
Il nome identifica la condizione di carico ed è usato nella relazione di calcolo e nei disegni dei diagrammi. Nel nome possono essere utilizzati al massimo 31 caratteri.
Condizione applicata/non applicata
Ogni condizione di carico definita è effettivamente applicata alla struttura solo se la casella di applicazione a risulta contrassegnata. Nel caso la casella risulti non contrassegnata, la condizione di carico non produce effetti.
Condizione utilizzata/non utilizzata
Ogni condizione di carico definita produce effetti se applicata e se i corrispondenti carichi (nei nodi e sulle campate) non sono tutti nulli. La casella u è di sola informazione ed indica se per la condizione di carico sono definiti carichi non nulli (casella spuntata) oppure nulli (casella vuota).
Nel caso una condizione di carico non nulla venga disattivata (non applicata), il programma riporta un messaggio di avviso, per evitare errori dovuti a distrazione.
Coefficienti parziali statistici dell’azione
I coefficienti parziali statistici dell’azione, Ψ0, Ψ1 e Ψ2, tengono conto della ridotta probabilità di occorrenza simultanea di due o più azioni indipendenti e consentono di ricavare rispettivamente i valori raro, frequente e quasi-permanente dell’azione, a partire dal suo valore caratteristico. Sono quindi dei fattori riduttivi e sono in genere decrescenti al crescere dell’indice:
1 ≥ Ψ0 ≥ Ψ1 ≥ Ψ2
Questi coefficienti intervengono negli inviluppi, moltiplicati per il coefficiente di modello dell’azione γE e per un ulteriore fattore γ, dipendente sia dalla condizione che dalla combinazione, assunto separatamente in valore minimo e in valore massimo, in maniera da pervenire all’inviluppo di una coppia di valori (minimo-massimo) per ogni sollecitazione di verifica.
I valori ψ sono indicati nelle Ntc08 nella tabella 2.5.1, che riportiamo di seguito.
Carichi variabili |
Ψ0 |
Ψ1 |
Ψ2 |
Ambienti ad uso residenziale |
0.7 |
0.5 |
0.3 |
Uffici |
0.7 |
0.5 |
0.3 |
Ambienti suscettibili di affollamento |
0.7 |
0.7 |
0.6 |
Ambienti ad uso commerciale |
0.7 |
0.7 |
0.6 |
Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti ad uso industriale |
1.0 |
0.9 |
0.8 |
Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso ≤ 30kN) |
0.7 |
0.7 |
0.6 |
Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso > 30kN) |
0.7 |
0.5 |
0.3 |
Coperture |
0.0 |
0.0 |
0.0 |
Vento |
0.6 |
0.2 |
0.0 |
Neve (a quota ≤ 1000 m s.l.m.) |
0.5 |
0.2 |
0.0 |
Neve (a quota > 1000 m s.l.m.) |
0.7 |
0.5 |
0.2 |
Variazioni termiche |
0.6 |
0.5 |
0.0 |
Coefficiente parziale di modello
Il coefficiente parziale di modello γE è un ulteriore fattore che racchiude globalmente le incertezze legate alla modellazione di una particolare azione.
Essendo utilizzato insieme ai coefficienti Ψ e ai γ come fattore moltiplicativo dell’azione, il valore unitario non porta alcun effetto. Valori maggiori di uno amplificano gli effetti dell’azione, valori minori di uno li riducono.
I valori γE nella situazione predefinita di default sono posti tutti al valore unitario. Il riferimento di normativa per questo coefficiente è la tabella di 5-1-VI.
Indice di mutua-esclusione
Possono presentarsi casi in cui il progettista debba considerare un gruppo di condizioni variabili, che non sono contemporaneamente presenti sulla struttura, ma agiscono una alla volta a turno.
Possono essere di questo tipo le condizioni che rappresentano disposizioni alternative per un certo tipo di carico (ad esempio per realizzare disposizioni a scacchiera del carico variabile sulle campate o a cavallo dei nodi, oppure per rappresentare situazioni diverse di accumulo nel caso di neve).
Queste condizioni quindi non debbono essere combinate fra di loro, ma solo con le restanti condizioni. Per realizzare questo effetto, il programma utilizza un indice di mutua-esclusione ime.
Le condizioni di carico che hanno lo stesso indice ime (maggiore di zero) si considerano appartenenti ad uno stesso gruppo e quindi sono applicate a turno isolatamente insieme alle restanti condizioni.
Considerazione generale sui carichi
La disposizione e l’intensità dei carichi deve essere esplicitamente assegnata dall’utente nella griglia Carichi agenti. In alternativa alla digitazione diretta dei carichi è possibile una importazione da file testo (vedi § Comando Importa scarichi Edisis).
Considerazione sul carico da peso proprio
Il peso proprio del plinto e dei pali sono considerati in automatico dal programma e inclusi nella condizione di carico permanente, se unica, o in almeno una delle condizioni permanenti, nel caso fossero più di una.