Il metodo di Bell
Il metodo, proposto da Bell nel 1968 segue una via in qualche modo diversa in quanto, a differenza dei precedenti, si basa direttamente sull'equilibrio globale dell'intera massa in frana. La suddivisione in conci viene utilizzata unicamente per comodità di calcolo e per determinare con maggior precisione, mediante sommatoria, le forze in gioco e l'indeterminazione statica è superata formulando una ipotesi sull'andamento delle tensioni normali agenti lungo la linea di scivolamento (viene assunta una distribuzione sinusoidale).
Per come è formulato, il metodo risulta totalmente equilibrato (sono cioè esattamente verificate tutte e tre le equazioni di corpo rigido della massa in frana). Malgrado ciò, l'insieme delle equazioni in gioco si presenta semplice ed un accorgimento numerico (trattare cioè la coesione c' come variabile incognita) ne permette una agevole soluzione per via iterativa. Per tali motivi rappresenta un ottimo compromesso fra accuratezza e rapidità di esecuzione.
L'implementazione contenuta in ASPEN si caratterizza per il calcolo accurato delle forze in gioco, anche se conserva in pieno le equazioni base e lo schema iterativo originale del metodo.