Foglio Condizioni di carico
Foglio Condizioni di carico
Il programma consente la definizione di carichi concentrati nei nodi e di carichi distribuiti lungo le campate.
Ogni valore di carico, però, deve essere inquadrato in una particolare condizione di carico, che ne definisce i valori quasi-permanente, frequente e raro, che intervengono negli inviluppi.
Prima di assegnare i carichi agenti, vanno innanzitutto definite le condizioni di carico, nella presente griglia.
La situazione predefinita prevede le seguenti condizioni di carico:
Permanente di tipo permanente Per,
Ambienti residenziali di tipo variabile Vab,
Ambienti affollati di tipo variabile Vaf,
Ambienti commerciali di tipo variabile Vac,
Biblioteche, magazzini di tipo variabile Vma,
Parcheggi per veicoli leggeri di tipo variabile Vpa1,
Parcheggi per veicoli pesanti di tipo variabile Vpa2,
Coperture di tipo variabile Vco,
Neve a bassa quota di tipo variabile Vne1,
Neve ad alta quota di tipo variabile Vne2,
Vento di tipo variabile Vve,
Sismico di tipo variabile Sis.
In linea generale, l'utente applicherà carichi distibuiti sulle campate o concentrati nei nodi (come indicato nei paragrafi successivi) in corrispondenza di alcune condizioni di carico, mentre lascerà carichi nulli su altre condizioni. Le condizioni non utilizzate possono rimanere definite (in questo caso la casella u rimarrà vuota) o anche essere cancellate. A seconda delle necessità e del grado di modellazione che si vuole conseguire, possono essere aggiunte anche altre condizioni di carico, ad esempio per considerare distribuzioni diverse del carico di servizio, della neve o delle azioni sismiche. Nel caso si inseriscano due o più condizioni sismiche, considerata la particolare natura dell'azione, si esegue dapprima l'inviluppo parziale dei soli effetti sismici, utilizzando la regola SRSS (radice quadrata della somma dei quadrati) e successivamente l'effetto sismico così inviluppato viene combinato con gli effetti prodotti dalle altre azioni.
Tipo e nome della condizione di carico
Il tipo classifica la condizione di carico secondo le categorie predefinite riportate sopra.
Il nome identifica la condizione di carico ed è usato nella relazione di calcolo e nei disegni dei diagrammi. Nel nome possono essere utilizzati al massimo 31 caratteri.
Condizione applicata/non applicata
Ogni condizione di carico definita è effettivamente applicata alla struttura solo se la casella di applicazione a risulta contrassegnata. Nel caso la casella risulti non contrassegnata, la condizione di carico non produce effetti.
Condizione utilizzata/non utilizzata
Ogni condizione di carico definita produce effetti se applicata e se i corrispondenti carichi (nei nodi e sulle campate) non sono tutti nulli. La casella u è una informazione ricavata dal programma ed indica se per quella condizione di carico sono definiti carichi oppure no.
Nel caso una condizione di carico non nulla venga disattivata (non applicata), coscientemente o no, il programma riporta un messaggio di avviso, per evitare errori dovuti a distrazione.
Coefficienti parziali statistici dell’azione
I coefficienti parziali statistici dell’azione,
Coefficienti psi0, psi1, psi2
Rappresentano i coefficienti parziali di sicurezza ψ0, ψ1, ψ2, utilizzati come fattori moltiplicativi del valore caratteristico dell'azione, per definirne rispettivamente il valore raro ψ0), il valore frequente (ψ1), il valore quasi permanente (ψ2). Con tale significato intervengono nelle espressioni di inviluppo per le varie combinazioni di verifica.
Nelle Ntc08/Ntc18 tali coefficienti sono indicati nella tabella 2.5.I., che si riporta di seguito.
Carichi variabili |
ψ0 |
ψ1 |
ψ2 |
Ambienti ad uso residenziale |
0.7 |
0.5 |
0.3 |
Uffici |
0.7 |
0.5 |
0.3 |
Ambienti suscettibili di affollamento |
0.7 |
0.7 |
0.6 |
Ambienti ad uso commerciale |
0.7 |
0.7 |
0.6 |
Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti ad uso industriale |
1.0 |
0.9 |
0.8 |
Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso 30kN) |
0.7 |
0.7 |
0.6 |
Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso > 30kN) |
0.7 |
0.5 |
0.3 |
Coperture |
0.0 |
0.0 |
0.0 |
Vento |
0.6 |
0.2 |
0.0 |
Neve (a quota 1000 m s.l.m.) |
0.5 |
0.2 |
0.0 |
Neve (a quota > 1000 m s.l.m.) |
0.7 |
0.5 |
0.2 |
Variazioni termiche |
0.6 |
0.5 |
0.0 |
Coefficiente parziale di modello
Nella colonna gm è possibile assegnare un ulteriore fattore, il coefficiente parziale di modello che partecipa insieme agli altri a definire il fattore moltiplicativo dell’azione nelle combinazioni.
Il valore esprime il grado di incertezza legato alla modellazione di una particolare azione: valori maggiori di uno amplificano gli effetti dell’azione, valori minori di uno li riducono. Tipicamente il valore potrebbe essere lasciato sul valore unitario predefinito, che non produce effetti, in assenza di studi particolari o di precise indicazioni della committtenza.
Coefficiente parziale per combinazioni alle tensioni ammissibili
Nella colonna psita è possibile assegnare il fattore parziale da assumere nel caso si conducano le verifiche alle tensioni ammissibili. In questo caso, in mancanza di disposizioni di normativa di maggiore dettaglio, i fattori sono inizializzati tutti sul valore unitario. L'utente può però impostare valori inferiori all'unità, se vuole tener conto della probabilità ridotta di intervento simultaneo di tutte le azioni con i rispettivi valori più sfavorevoli.
Indice di mutua-esclusione
Possono presentarsi casi in cui il progettista debba considerare un gruppo di condizioni variabili, che non sono contemporaneamente presenti sulla struttura, ma agiscono una alla volta a turno.
Possono essere di questo tipo le condizioni che rappresentano disposizioni alternative per un certo tipo di carico (ad esempio per realizzare disposizioni a scacchiera del carico variabile sulle campate o a cavallo dei nodi, oppure per rappresentare situazioni diverse di accumulo nel caso di neve).
Queste condizioni quindi non debbono essere combinate fra di loro, ma solo con le restanti condizioni. Per realizzare questo effetto, il programma utilizza un indice di mutua-esclusione ime.
Le condizioni di carico che hanno lo stesso indice ime (maggiore di zero) si considerano appartenenti ad uno stesso gruppo e quindi sono applicate a turno isolatamente insieme alle restanti condizioni.
Considerazione generale sui carichi
La disposizione e l’intensità dei carichi deve essere esplicitamente assegnata dall’utente, nelle griglie Carichi nodi e Carichi campate.
Nel caso di neve, vento o sisma può essere necessario valutare separatamente la modellazione di tali azioni, valutando le disposizioni e le intensità, prima di inserirle nel modello di solaio.
Considerazione sul carico da peso proprio
E’ importante tenere presente che il peso proprio del solaio non è applicato in automatico dal programma e deve essere incluso nella condizione di carico permanente, se unica, o in almeno una delle condizioni permanenti, nel caso fossero più di una.