Griglia Tipi di compositi fibrorinforzati
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Si assegnano in esso le caratteristiche dei tipi di materiali compositi da utilizzare nella definizione delle tipologie di rinforzo quali placcaggi e fasciature in FRP o FRCM.
Dati presenti nel foglio
nome Nome della sezione tipo [stringa di 16 caratteri massimo]
sf Spessore equivalente del tessuto secco
ffk Resistenza ultima nominale del tessuto secco (ultimate strenght) [kg/mmq]
efk Deformazione ultima nominale del tessuto secco (ultimate strain)
E Modulo elastico del tessuto secco (elastic modulus)
etaA Fattore per aggressività ambientale (<=1)
etaL Fattore per carichi di lunga durata o ciclici (<=1)
Spessore equivalente del tessuto secco
Lo spessore equivalente del tessuto secco rappresenta lo spessore equivalente di fibra spalmata sulla superficie nella direzione di resistenza. Si ottiene dal rapporto fra la grammatura e il peso specifico della fibra oppure dal rapporto fra l'area di un filo e di una fascia e il loro interasse.
Resistenza ultima nominale
La resistenza ultima nominale del tessuto secco è la resistenza caratteristica a trazione della fibra, che è un parametro riportato nella scheda tecnica o nella certificazione del prodotto.
Deformazione ultima nominale
La deformazione ultima nominale del tessuto secco è la deformazione ultima a rottura per trazione della fibra, specificato nella scheda tecnica del prodotto.
Modulo elastico
Si richiede il modulo elastico del tessuto secco della fibra, specificato nella scheda tecnica del prodotto.
Fattore per aggressività ambientale e per carichi di lunga durata
Sono richiesti i cosiddetti fattori di conversione che intervengono come termini riduttivi nell'espressione della resistenza di calcolo a trazione della fibra, che riportiamo di seguito:
fd = ηa ηl fk/(γf γRd) resistenza di calcolo a trazione della fibra
in cui
ηa fattore di conversione ambientale (etaA),
tiene conto delle condizioni di esposizione e della sensibilità dei diversi materiali:
Condizione di esposizione |
Tipo di fibra/resina |
ηa |
Interna |
Vetro/Epossidica |
0.75 |
Aramidica/Epossidica |
0.85 |
|
Carbonio//Epossidica |
0.95 |
|
Esterna |
Vetro/Epossidica |
0.65 |
Aramidica/Epossidica |
0.75 |
|
Carbonio//Epossidica |
0.85 |
|
Ambiente aggressivo |
Vetro/Epossidica |
0.50 |
Aramidica/Epossidica |
0.70 |
|
Carbonio//Epossidica |
0.85 |
ηl fattore di conversione per effetti di lunga durata (etaL),
tiene conto del degrado delle fibre per viscosità, rilassamento e fatica,
che si riducono limitando le tensioni nelle condizioni di esercizio:
Modalità di carico |
Tipo di fibra/resina |
ηl |
Carico di lungo termine |
Vetro/Epossidica |
0.30 |
Aramidica/Epossidica |
0.50 |
|
Carbonio//Epossidica |
0.80 |
|
Ciclico |
Tutte |
0.50 |
Nota: per gli s.l. Ultimi si assume sempre ηl = 1
γf coefficiente parziale del materiale
assume valori differenziati per stati limite Sle e Slu e per il contesto di utilizzo
Stati limite |
Contesto |
γf |
Slu |
Flessione, taglio, confinamento |
1.10 |
Delaminazione |
1.20 1.50 (*) |
|
Sle |
Tutti |
1.00 |
(*) a giudizio del progettista in funzione della maggiore/minore prevedibilità di comportamento,
(nella DT/2004 si parlava di sistemi certificati o non certificati)
γRd coefficiente parziale per il modello di resistenza
assume valori differenziati per stati limite Sle e Slu e per il contesto di utilizzo
Stati limite |
Contesto |
γRd |
Slu |
Flessione/Pressoflessione |
1.00 |
Taglio/Torsione |
1.20 |
|
Confinamento |
1.10 |