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  • In questa griglia si definiscono i solai presenti ai vari piani dell’edificio.

  • I nodi del solaio
  • Il solaio è individuato in pianta dalla poligonale che passa per i nodi posti sul suo contorno. Gli indici dei nodi dovranno essere separati da uno o più spazi, mentre non sono ammessi altri caratteri o indici di valore superiore al numero totale di nodi inseriti. Convenzionalmente il solaio numera i nodi secondo una circuitazione levogira, ma se contrariamente la sequenza viene inserita con verso destrogiro, il programma ne scambia automaticamente l’orientamento dopo la conferma.
  • Il programma utilizza la lista dei nodi assegnata per risalire ai pannelli posti sul contorno e provvedere alla ripartizione su di essi dello scarico, in funzione dell’orditura.

Rappresentazione schematica di un campo solaio

  • Il tipo del solaio
  • Il tipo si seleziona fra quelli correntemente disponibili definiti nella griglia Tipi di impalcati, scegliendola nella lista a tendina dei tipi o scrivendone il nome per esteso o ancora digitando il numero d’ordine del tipo.
  • L’angolo di orditura
  • Il dato esprime l’orientazione dell'orditura in gradi sessadecimali del solaio, rispetto all’asse X. In funzione dell’orditura assegnata il programma provvede a ripartire i carichi del solaio sui pannelli murari portanti.
  • Le eccentricità di scarico
  • I dati ess e esd esprimono l’eccentricità di scarico alle estremità a sinistra e a destra dei travetti, con la convenzione di avere l’estremità destra nella direzione di orditura. Per un solaio ordito a 0 gradi l’estremità destra di scarico è quella ad ascissa maggiore, per un solaio a 90 gradi quella ad ordinata maggiore.
  • I valori delle eccentricità di scarico sono rapportati allo spessore del muro su cui scaricano. I valori consigliati sono quelli assunti di default, pari ad una eccentricità pari ad un terzo dello spessore totale (0.33) e corrispondenti ad una distribuzione triangolare con punto di nullo in mezzeria e valore massimo sul lembo esterno.
  • I carichi applicati
  • Sul solaio è possibile definire un sovraccarico permanente ps e un sovraccarico accidentale o variabile qs uniformemente distribuiti sulla proiezione orizzontale del solaio. L’unità di misura è espressa in termini di carico di superficie.
  • L’eventuale inclinazione altimetrica impostata del solaio determina un’amplificazione fa dei carichi unitari per tener conto della minorazione dell’area di proiezione Ao rispetto a quella reale A.
  • Infatti risulta:

  • ; ;

  • quindi i sovraccarichi complessivi:

  • ;

  • Tipo di carico variabile
  • Oltre al valore del carico, è necessario specificare anche il tipo di carico variabile applicato, impostando il valore idv, in base alla corrispondente tipologia riportata nella griglia Carichi.
  • Nell'ambito del sistema normativo Ntc08, da questa impostazione dipendono i coefficienti parziali di sicurezza ψ0, ψ1, ψ2, che definiscono rispettivamente il valore raro (ψ0), il valore frequente (ψ1), il valore quasi permanente (ψ2) dell'azione e che intervengono nelle espressioni di inviluppo per le varie combinazioni di verifica secondo le Ntc08.
  • Dal tipo di carico dipende inoltre il fattore di riduzione da considerare nel computo delle masse sismiche, relativamente all'aliquota dovuta ai variabili per ogni solaio presente nell’edificio.
  • Opzione solaio non spingente
  • Per i solai inclinati non efficacemente ammorsati sulle murature, ad esempio per assenza di cordolo, viene valutata una azione spingente, come indicato nel paragrafo delle verifiche locali, supponendo in via cautelativa che l'asse dell'appoggio sia ortogonale alla pendenza del solaio. Se le condizioni di appoggio sono diverse da quelle ipotizzate e non producono effetti spingenti, l'utente può contrassegnare la casella sulla colonna nos per non mettere in conto questi effetti.
  • Casi particolari
  • Definizioni non corrette dei campi di solaio sono in genere dovute all'omissione di un nodo intermedio o che includono nodi in più rispetto a quelli utilizzati dai pannelli sul contorno.
  • In definitiva, nella definizione dei solai bisogna includere tutti i nodi iniziali e terminali dei pannelli presenti sul perimetro, escludendo tutti gli altri. In queste condizioni il programma riesce a riconoscere i pannelli dalla successione dei nodi. In caso contrario, se la lista non è correttamente assegnata il programma non riesce ad individuare tutti i pannelli portanti e lo scarico del solaio sarà ripartito solo su quelli individuati, sovraccaricando questi e non caricando gli altri.
  • Fare attenzione ai messaggi del controllo dati che possono segnalare l’assenza di sostegni murari su uno o più lati del solaio indicato.
  • Anche l'osservazione attenta delle carpenterie di piano può essere molto utile per evidenziare possibili errori nella definizione dei campi di solaio. Infatti, se il programma non riconosce un pannello posto sul contorno della zona, non ha modo di tener conto del reale ingombro trasversale di quel pannello e il disegno delle pignatte può sovrapporsi alla sagoma del pannello.