Il comando si esegue scegliendo l’opzione di menù Modello|Controllo modello.

  • Come accennato nei paragrafi iniziali del capitolo, il programma effettua un controllo di compatibilità già all'atto di immissione del singolo dato, controllandone il tipo e il valore numerico rispetto ad un range di ammissibilità. Questo, tuttavia, è chiaramente insufficiente a garantire la congruenza globale dei dati immessi in rapporto alle ipotesi di base del modello di calcolo e in rapporto alle regole interne di rappresentazione della realtà strutturale.
  • Il controllo globale e la congruenza dei dati immessi avviene invece attraverso la costruzione del modello strutturale. In questa fase il programma effettua un approfondito controllo di congruenza dei dati e in presenza di situazioni strutturali anomali o inaccettabili per la modellazione rilascia opportuni messaggi di attenzione. Se il programma non riscontra particolari incongruenze nella definizione dei dati, il modello strutturale viene costruito, valutando le connessioni reciproche di tutti gli elementi inseriti e assemblando le pareti come successioni di singoli pannelli. Si riconoscono i maschi murari ai vari livelli dell’edificio e si determinano le loro caratteristiche meccaniche, di rigidezza e di vincolo. Il quadro informativo costruito in questa fase verrà utilizzato in tutte le successive fasi di calcolo.
    La costruzione e verifica di congruenza del modello avviene come conseguenza ad ogni modifica o variazione dei dati di definizione. Se il programma riscontra incongruenze nei dati di definizione, li segnala con opportuni messaggi di attenzione, riportati in una finestra dedicata ed attraverso un messaggio di riepilogo nella barra di stato della finestra main. L’utente può quindi esaminare i messaggi ricevuti e predisporre le opportune modifiche correttive.

  • La generazione del modello si articola nelle seguenti fasi correlate:
  • controllo globale dei dati,
  • il riconoscimento delle pareti,
  • il riconoscimento dei macropannelli,
  • la costruzione dei maschi murari.

  • Gli elementi di modellazione

Sono gli elementi strutturali non assegnati direttamente dall’utente, ma riconosciuti in automatico dal programma nel corso della fase di costruzione del modello. Si tratta di elementi murari ottenuti per assemblaggio e decomposizione degli elementi murari definiti nella fase di input, tenendo conto degli allineamenti, della suddivisione determinata dalle aperture e delle connessioni interne.

  • I macropannelli
  • Si ottengono assemblando uno o più pannelli allineati, fino a costruire un riquadro controventato dall’incrocio con gli eventuali pannelli trasversali. Dal riconoscimento dei macropannelli si ricavano informazioni sull’efficacia dei vincoli trasversali, necessarie per valutare la snellezza dei setti, oggetto essa stessa di verifica e che interviene in una delle verifiche a pressoflessione.
  • Le pareti
  • Le pareti si ottengono dall’assemblaggio di uno o più pannelli murari allineati in pianta e in verticale, nell’ambito di una predefinita tolleranza di allineamento. Dall’assemblaggio delle pareti dipende tutta la successiva modellazione in tratti e setti murari.
  • I tratti
  • I tratti sono il prodotto di una operazione di disassemblaggio delle pareti ai vari piani, corrispondenti ai pieni e ai vuoti determinati dalla presenza delle aperture. Il riconoscimento dei tratti è importante nella distribuzione del carico verticale e dell’eccentricità all’interno di una parete, con un meccanismo che prevede il passaggio del carico attraverso l’architrave nel caso di tratto “vuoto” corrispondente ad una apertura.
  • I maschi
  • I maschi (che chiameremo anche col termine setti) corrispondono ai tratti di muratura pieni delle pareti e sono gli elementi strutturali di riferimento che intervengono nelle verifiche, sia di tipo locale, sia di tipo globale come l’analisi Por.

Il riconoscimento dei macropannelli

I macropannelli sono costituiti da uno o più pannelli allineati e consecutivi, posti ad un determinato piano, ai cui bordi verticali siano disposti pannelli trasversali a mo’ di controventi. Nella maggior parte dei casi il macropannello coincide col pannello se questo ha ai due estremi dei controventi efficaci. Se due o più pannelli consecutivi non hanno controventi efficaci nel nodo comune, sono assemblati insieme a formare un macropannello, che in pratica corrisponde così ad un riquadro murario controventato.

  • Ai due estremi di ciascun macropannello si attribuiscono dei segnalatori di vincolo, efficace o non, in base alla presenza del muro trasversale e alla presenza in esso di aperture vicine all’incrocio. La presenza o meno di un vincolo efficace, in sede di verifica, è determinante nella valutazione della snellezza dei setti, di cui in genere è richiesta la verifica e che ha influenza sulla verifica a compressione eccentrica secondo Dm’97.

Il riconoscimento delle pareti

I pannelli di muratura allineati in pianta e in elevazione sono assemblati insieme a costituire una parete. La parete, a sua volta, è suddivisa in tratti di muratura, piena o con aperture, sui quali gravano gli scarichi dovuti al peso proprio, all’eventuale sovraccarico agente sul pannello d’appartenenza, alle murature sovrastanti e ai solai impostati in testa. Di tali scarichi si terrà conto nell’eseguire le verifiche prescritte. Si sottolinea che la costituzione del modello per pareti è indispensabile per stabilire il giusto concatenamento longitudinale dei tratti murari, compartecipanti all’assorbimento degli sforzi di taglio prodotti dal sisma o da altre azioni orizzontali.

La costruzione dei maschi murari

Una volta individuate le pareti, si passa al riconoscimento e alla determinazione delle caratteristiche geometriche e meccaniche dei maschi murari (a cui ci riferiremo anche col termine setti), in base a criteri che tengono conto delle aperture presenti, delle fasce murarie sotto e sopra l’apertura, della continuità di maschi murari adiacenti non intercalati da aperture, ma di spessore o materiale diverso. Al termine del processo il programma ha costruito per ogni piano la mappa dei setti e ricavato tutte le informazioni necessarie per procedere alle fasi successive dell’elaborazione con l’analisi dello scarico verticale, l’esecuzione delle verifiche locali e l’analisi sismica incrementale non lineare.