Soluzione elastica per singole azioni di carico
Il programma prevede l’inserimento di diverse azioni di carico (chiamate anche condizioni di carico). Sono del seguente tipo: azione permanente, azioni variabili statiche, azione sismica, azione da distorsioni plastiche. Il programma consente di mettere in conto diverse azioni variabili statiche attraverso il foglio Dati|Carichi.
In funzione del sistema normativo sismico selezionato, sono considerate le seguenti azioni.
Azioni di carico per verifiche agli stati limite
- azione permanente,
- azione variabile statica (termica, neve, vento ecc.),
- azione sismica,
- azione nonlineare da deformazioni plastiche.
Azioni di carico per verifiche alle tensioni ammissibili
- azione permanente,
- azione variabile statica,
- azione sismica.
Azione permanente
L’azione di carico permanente comprende il peso proprio della struttura e i carichi assegnati come permanenti sulle travi, sui pilastri e sui solai.
Azioni variabili statiche
L’azione di carico variabile statica comprende invece i carichi variabili assegnati sulle travi, sui pilastri e sui solai. L’utente può definire diverse azioni variabili statiche (es. abitazioni, neve, vento ecc.), a ciascuna delle quali sono associati fattori specifici di combinazione, ed assegnare a ciascun elemento la condizione di carico variabile agente.
Azione termica
L’azione di carico termico è data dalle variazioni di temperatura definite sui pilastri e sulle travi.
Azione da distorsioni plastiche
L’azione da distorsioni plastiche è una azione di carico auto-equilibrata che corrisponde alla ridistribuzione delle sollecitazioni determinata in automatico dal programma con l’analisi ad adattamento plastico.
Azioni sismiche nell’analisi statica
Nel caso di analisi statica, sono considerate due condizioni di carico laterale, sisma in direzione X e sisma in direzione Y, più una condizione di carico verticale. A queste si aggiunge una ulteriore condizione che tiene conto del momento torcente dovuto all'eccentricità accidentale prevista dalle Norme per questo tipo di edifici. Le tre (o quattro) condizioni sono combinate nella successiva fase di calcolo delle sollecitazioni in modo da tener conto dell'angolo di incidenza del sisma che risulta di volta in volta più restrittivo nei riguardi della singola componente di sollecitazione considerata.
Azioni sismiche nell’analisi dinamica
Nel caso di analisi dinamica per azione sismica orizzontale, viene considerata una condizione di carico separata per ciascuno dei modi di vibrazione della struttura, tenendo conto ogni volta del fattore di partecipazione conseguente all'angolo di incidenza del sisma più restrittivo.
Azioni sismiche verticali
Nel caso di analisi secondo Ntc96 si mette in conto per le travi a sbalzo una accelerazione sismica verticale pari a ± 0.4 g, ulteriormente amplificata tramite il fattore di protezione I assegnato.
Nel caso di analisi secondo Ntc08, Ntc18 o Eurocodici si mette in conto un’eccitazione verticale, funzione di uno spettro di risposta definito dalla Norma, utilizzando il fattore di struttura verticale assegnato nel foglio Parametri sismici.
Azioni di completamento modale
Una rappresentazione spettrale completa richiederebbe un numero di modi di vibrazione pari al numero totale di variabili utilizzate dalla descrizione cinematica della struttura, quindi dell'ordine delle migliaia o decine di migliaia di modi nel caso di edifici di media complessità, cosa per ovvi motivi impraticabile. Generalmente l'analisi viene estesa solo a qualche decina di modi, quelli a maggiore periodo proprio, i più significativi ai fini della risposta dinamica, almeno nel caso di edifici multipiano soggetti ad accelerazione sismica orizzontale. Tuttavia, malgrado che l'elevata ottimizzazione degli algoritmi utilizzati da Edisis consenta di estendere di molto il numero dei modi da mettere in conto, in presenza di accelerazione verticale o di strutture non riconducibili al tipico edificio multipiano regolare, la rappresentazione modale potrebbe risultare non sufficiente a caratterizzare completamente la risposta della struttura.
Per ovviare a ciò, Edisis utilizza il completamento modale: introduce cioè ulteriori modi di vibrazione che completano lo spettro già calcolato raccogliendo gli effetti dei modi a basso periodo trascurati dall'analisi modale. Il completamento modale svolge un ruolo particolarmente significativo nella valutazione degli effetti della componente verticale dell'accelerazione sismica che, tipicamente, tende ad eccitare prevalentemente i modi a basso periodo di vibrazione.