Descriviamo in maniera sintetica le fasi tipiche dell’inserimento dati di una nuova struttura, introducendo gli elementi di modellazione utilizzati dal programma e le modalità previste per la loro definizione.

Definizione della pianta tipo

Prima di iniziare la sessione di lavoro è consigliabile definire su una pianta tipo dell'edificio un sistema di riferimento ortogonale X,Y con origine qualsiasi e quindi procedere alla numerazione dei montanti, delle campate e dei campi di solaio. Per la numerazione di tutti questi elementi non è previsto alcun vincolo o modalità. Il programma presuppone infatti che, dal piano fondazioni fino all'ultimo piano, la numerazione dei pilastri, delle travi e dei solai resti immutata, anche se ai vari piani alcuni elementi possono venire a mancare (per descrivere ciò, è sufficiente assegnare all'elemento la sezione nulla). Nella maggior parte dei casi è conveniente far riferimento alla carpenteria delle fondazioni, dove in genere sono presenti tutti gli elementi.

Si inizia, quindi, con l'immissione dei dati nei fogli di input previsti dal menù Dati, di cui qui di seguito daremo una breve descrizione. 

La maggior parte delle operazioni può anche eseguita per via grafica nel foglio Edit Piante.

I livelli

Si assegnano, innanzi tutto, i dati caratteristici dei livelli di piano, da assegnare nella griglia Dati Livelli. Il programma prevede come condizione iniziale la presenza di almeno due livelli, il livello 0 e il livello 1. A questi potranno esserne aggiunti altri con un semplice comando di inserimento.

I montanti

Si definiscono quindi le linee montanti, che corrispondono alle posizioni dei fili fissi dei pilastri o agli estremi liberi di mensole o di solai a sbalzo. Come per i livelli, il foglio griglia Dati Montanti prevede l’operazione di inserimento e di cancellazione di righe, con le quali si possono definire il numero di questi elementi. Un montante è definito da una posizione, dal tipo di filo fisso e da altri dati specifici quali il ribassamento di copertura e il livello a cui è fondato. Successivamente su ogni montante definito si potrà assegnare la presenza o meno del pilastro.

Per via grafica l’operazione può essere eseguita nel foglio Edit Piante. Importando una planimetria esterna in formato Dxf, la definizione dei montanti si semplifica ulteriormente, usufruendo della funzione snap attiva in questo contesto.

Le campate

Le campate definiscono gli allineamenti fra montanti su cui, nel seguito dell'input, si assegneranno le travi. Il numero minimo di campate previsto inizialmente può essere fatto crescere fino al numero desiderato, con gli usuali comandi di inserimento. 

Per la definizione in griglia, si richiede l’immissione dei due montanti di estremità. Per la definizione grafica basterà cliccare di seguito il primo e il secondo montante della campata.

Le zone solaio

I campi di solaio descrivono la maglia di impalcato su cui si posizioneranno i solai e le platee ai vari piani. La descrizione consiste nell'elencare, nel foglio Dati Campi solaio, gli indici dei montanti posti sul contorno, in senso orario o antiorario.

La definizione grafica consiste nel cliccare di seguito i montanti posti sul contorno del campo solaio.

Le condizioni di carico

L’utente può personalizzare le condizioni di carico da utilizzare nell’analisi della struttura. A ciascuna di queste dovranno essere associati la natura del carico ed i coefficienti per ricavare i valori frequenti, quasi permanenti e rari, da utilizzare nella fase di combinazione.

L’operazione si esegue nel foglio Dati Carichi.

Le sezioni

Si descriveranno i tipi di sezione da assegnare alle travi, ai pilastri. Ogni sezione è definita dalla forma (rettangolare, circolare, a T, a L, ecc.) e dalle dimensioni caratteristiche. In qualsiasi momento si possono modificare le sezioni già definite o aggiungerne di nuove.

L’operazione si esegue nel foglio Dati Sezioni.

Tipi di rinforzi

In questa sezione è possibile definire i parametri meccanici e tecnologici per le varie tipologie di rinforzo previste per il progetto. tali parametri sono disponibili presso i fornitori dei materiali e delle tecnologie specifiche del rinforzo scelto e sono regolamentate e standardizzate in documenti tecnici nazionali e internazionali. Le griglie delle tipologie di rinforzo fanno anche riferimento alle caratteristiche dei materiali definite in Dati Calcestruzzo, Dati Acciaio e Dati Materiali compositi.

Gli impalcati

Analogamente a quanto fatto per le sezioni degli elementi travi o pilastri, anche per i solai e le platee si richiede la descrizione dei vari tipi presenti nell'edificio. Per ogni tipo di solaio si assegneranno le dimensioni della pignatta e del travetto ovvero dello spessore se si tratta di un tipo di platea. Il peso proprio unitario è invece ricavato in automatico dal programma.

L’operazione deve essere eseguita nel foglio Dati Impalcati.

I plinti

Così come fatto per le sezioni degli elementi travi e pilastri, occorre definire i vari tipi di plinto presenti nell’edificio. Per ciascun tipo bisogna specificare le dimensioni di base, l’altezza e le caratteristiche del terreno sottostante. L’operazione deve essere eseguita nel foglio Dati Plinti.

I calcestruzzi

Prima di effettuare il calcolo, occorre definire le tipologie di calcestruzzo utilizzate per le travi, i pilastri, le pareti, i plinti e le platee a ciascun livello. Le informazioni da inserire per ogni tipo comprendono la denominazione, la resistenza caratteristica a compressione, la resistenza caratteristica a trazione, le deformazioni per il diagramma parabola rettangolo, il modulo elastico ed il peso specifico. E’ possibile inoltre utilizzare delle formule di correlazione per calcolare tali valori a partire dalla definizione della resistenza caratteristica a compressione.

L’operazione deve essere eseguita nel foglio Dati Calcestruzzo.

I ferri

Si assegnano le caratteristiche dei tipi di barre di armatura disponibili per il progetto delle travi, dei pilastri, dei plinti e delle platee. Nella condizione di default, il programma propone un elenco comprendente i tipi di armature più usati nelle strutture esistenti (FeB22K, FeB32K, FeB38K, FeB44K) e in quelle di nuova progettazione (B450A, B450C). E' possibile inserire nuovi tipi o modificare quelli già definiti, assegnandone il nome, la tensione caratteristica di snervamento, la tensione ammissibile, il modulo elastico, la deformazione a rottura, la lunghezza minima di ancoraggio, la lunghezza del gancio terminale, la lunghezza del gancio delle staffe e delle legature.

La definizione dei tipi di armature si esegue nel foglio Dati Ferri.

Acciaio

Si definiscono le caratteristiche degli acciai da carpenteria che verranno impiegate nei rinforzi strutturali del tipo Incamiciatura in acciaio oppure Confinamento Attivo Manufatti

Materiali compositi

Vengono definite le caratteristiche meccaniche dei materiali compositi impiegati nelle tipologie di rinforzo Fasciature o Placcaggi, la griglia fa riferiamento a materiali di tipo composito fibro fibrorinforzato FRP o FRCM.

I pilastri

Su ogni linea montante definita in precedenza si potrà assegnare la presenza del pilastro, definendone ai vari piani la sezione ed eventualmente le forze direttamente applicate in testa.

La definizione dei pilastri si può eseguire per digitazione diretta nel foglio Dati Pilastri, oppure per via grafica nel foglio Edit Piante, con i comandi associati all’oggetto pilastro.

Le travi

Su ogni campata definita si potrà assegnare la presenza della trave, definendone ai vari piani la sezione e i carichi ripartiti, che non comprendono quelli scaricati dai solai di cui il programma tiene conto in automatico.

La definizione delle travi si può eseguire per digitazione diretta nel foglio Dati Travi, oppure per via grafica nel foglio Edit Piante, con i comandi associati all’oggetto trave.

I solai

Su ogni zona di solaio si potrà assegnare la presenza del solaio oppure della platea di fondazione. La platea verrà dunque inserita sfruttando la struttura dati del solaio, assegnando però a questa un tipo di impalcato a soletta. I carichi inseriti saranno ripartiti in automatico sulle travi in funzione dell'orditura assegnata.

La definizione dei solai si può eseguire per digitazione diretta nel foglio Dati Solai, oppure per via grafica nel foglio Edit Piante, con i comandi associati all’oggetto solaio.

I rinforzi

Per ogni elemento e per ognuna delle 3 sezioni di verifica è possibile applicare un rinforzo. Alcune tipologie di rinforzo vengono estese automaticamente a tutto l'elemento.

L'utilità delle visualizzazioni

In tutta la fase iniziale di definizione è utile per l'utente esaminare a video le piante, le sezioni e le viste prospettiche disponibili nel menù Vista. Queste sono costruite in automatico dal programma in base ai dati inseriti e risultano preziose per il controllo di conformità del modello inserito con la struttura reale.

23Sincronismo

Tutti i fogli del menù Dati condividono fra loro e con le finestre di disegno del menù Edit la funzione di sincronismo logico, molto utile per velocizzare le operazioni di gestione e ridurre al minimo il carico di lavoro per l’utente.

La funzione di sincronismo è attivata ogni volta che l’utente cambia piano o scorre gli elementi. Tutte le finestre aperte in quel momento, siano esse di dati o di disegno, saranno sincronizzate al nuovo piano e al nuovo elemento attivo.

Ad esempio, se nella griglia Dati Livelli si sposta il cursore dal livello 1 al livello 5, tutte le finestre aperte che hanno un riferimento ai livelli sono aggiornate per il nuovo livello attivo 5. Così, la griglia Elementi | Travi passerà in automatico alle travi del livello 5 e analogamente anche gli eventuali fogli di disegno aperti verranno posizionati su tale livello. 

Inoltre, come si vedrà nel successivo capitolo, nei fogli di disegno del menù Edit esiste lo strumento “Cursore ed azione di default” per selezionare un elemento cliccandolo col mouse.

Si può sfruttare questa funzione per velocizzare ancor più le operazioni. Se ad esempio, si volesse esaminare la riga dati di una certa trave, si può cliccarla col mouse nel disegno pianta e la griglia travi scorrerà in automatico posizionando il cursore sulla trave cliccata, evitando all'utente l'operazione manuale di scorrere la griglia. Naturalmente il vantaggio si apprezza maggiormente lavorando con grosse strutture.