Gli interventi di riparazione sono interventi di rinforzo pensati e dimensionati per rinforzare singoli elementi strutturali (interventi locali), in genere come misura compensativa per introdurre modifiche di tipo architettonico, ma con risvolti anche di tipo strutturale, ad esempio per l'apertura di un nuovo vano. In questi casi, se le modifiche restano localizzate a qualche elemento, è ragionevole adottare un criterio di progetto semplificato che consiste nel controllare la variazione di alcuni parametri strutturali significativi prima e dopo l'intervento, per accertare che l'intervento non porti all'indebolimento locale dell'elemento e si possano escludere effetti indesiderati a livello globale, senza tuttavia accollarsi l'onere di eseguire l'analisi dell'intero organismo strutturale. 

Nel programma, gli interventi locali o di riparazione seguono un iter simile agli interventi di miglioramento e di adeguamento, differenziandosi solo per la procedura di verifica che in questi ultimi discende dall'analisi pushover e dalle verifiche locali, mentre negli interventi locali si ottiene dal calcolo di alcuni parametri meccanici significativi, non direttamente legati alla risposta d'insieme del modello. 

Preparazione dei modelli

Per la verifica degli interventi locali bisogna preparare due file di modellazione, rispettivamente per la struttura allo stato di fatto (ante operam) e allo stato rinforzato (post operam), con le seguenti avvertenze.

Corrispondenza dei modelli

Le due modellazione devono essere perfettamente corrispondenti, ovvero ogni pannello della prima deve avere un corrispondente pannello nella seconda.

Preparazione del modello ante operam

Nella struttura ante operam eseguire le seguenti fasi:

  • impostare Stato strutturale:                 Stato esistente,         
  • impostare Tipo d’intervento:                 Sola verifica oppure Riparazione,
  • eseguire l’analisi e salvare il file.

L’impostazione dello stato e del tipo di intervento si esegue nella tabella delle Opzioni di analisi, come visto nel paragrafo precedente.


Preparazione del modello post operam

Nella struttura post operam eseguire le seguenti fasi:

  • impostare Stato strutturale:         Stato rinforzato,
  • impostare Tipo d’intervento:         Riparazione,
  • applicare gli interventi strutturali previsti: 
    apertura di nuovi vani (aperture) nei pannelli, 
    applicazione opzionale di cerchiature ai nuovi vani, 
    applicazione opzionale di rinforzi alle murature contenenti i nuovi vani, 
    applicazione di nuovi cordoli o tiranti,
  • leggere i valori locali delle stato esistente, cliccando sul pulsante  Leggi della tabella delle Opzioni di analisi e selezionando il file rappresentativo dello stato esistente, salvato con analisi eseguita,
  • eseguire l’analisi dopo eventuali ridimensionamenti di cerchiature o di rinforzi murari. 

Impostazioni parametri di verifica per interventi locali

Questa è una fase da eseguire nella struttura post operam, operando nel riquadro Riparazione/Intervento locale della tabella delle Opzioni di analisi (nella figura il riquadro è quello cerchiato in celeste). 

In sostanza i parametri richiesti definiscono il range di variabilità che si accetta nella valutazione degli interventi locali in relazione agli aspetti di seguito riportati. 

Si noti che i parametri di verifica sono pre-impostati su valori predefiniti, che derivano da considerazioni di buon senso, piuttosto che da dettagliati riferimenti di normativa. Pertanto , l’utente è libero di accettare tali valori o di impostarli in maniera autonoma.

Resistenza a compressione: 

Detto v = Nupost/Nuante         

essendo Nu lo sforzo normale resistente ultimo complessivo del pannello, si richiede che tale variazione sia maggiore del valore assegnato. Il valore predefinito 1.0 stabilisce che la resistenza dello stato rinforzato sia maggiore di quella preesistente. 

Per il soddisfacimento di questo requisito intervengono i rinforzi di cerchiatura delle aperture, i rinforzi applicati ai paramenti della muratura (affiancamenti, intonaco armato, compositi fibro-rinforzati, cuciture attive, ristilatura armata) e i rinforzi ad iniezioni.

Resistenza a taglio: 

Detto v = Tupost/Tuante         

essendo Tu lo sforzo di taglio resistente ultimo complessivo del pannello, si richiede che tale variazione sia maggiore del valore assegnato. Il valore predefinito 1.0 stabilisce che la resistenza dello stato rinforzato sia maggiore di quella preesistente.

Per il soddisfacimento di questo requisito intervengono i rinforzi di cerchiatura delle aperture, i rinforzi  applicati ai paramenti della muratura (affiancamenti, intonaco armato, compositi fibro-rinforzati, cuciture attive, ristilatura armata) e i rinforzi ad iniezioni.

Resistenza a tiro fuori piano:

Detto v = Ftpost/Ftante         

essendo Ft lo sforzo di tiro resistente prodotto da cordoli e tiranti in testa al pannello, si richiede che tale variazione sia maggiore del valore assegnato. Il valore predefinito 1.0 stabilisce che la resistenza dello stato rinforzato sia maggiore di quella preesistente.

Per il soddisfacimento di questo requisito intervengono i rinforzi costituiti dal rifacimento di cordoli o dall’applicazione di tiranti di piano.

Rigidezza longitudinale: 

Detto v = Klpost/Klante         

essendo Kl la rigidezza traslante longitudinale del pannello, si richiede che tale variazione sia contenuta nel range minimo/massimo assegnato. I valori predefiniti stabiliscono che la rigidezza longitudinale debba collocarsi fra il 95% e il 120% del valore originario.  

Per il soddisfacimento di questo requisito intervengono i rinforzi di cerchiatura delle aperture ed in particolare le dimensioni e il materiale dei ritti, nonché il fattore d’incastro assunto per i ritti stessi, che può variare con continuità dallo schema ideale a cerniera a quello di incastro perfetto. Il valore è inoltre influenzato anche dai rinforzi applicati ai paramenti della muratura (in particolare affiancamenti ed  intonaco armato) e in qualche misura dall’incremento dei moduli elastici dovuti ad iniezioni.

Esame dei risultati 

L’esame dei risultati riguardanti gli interventi locali si esegue nella struttura post operam, esaminando le tabelle che compaiono al termine dell’’analisi:

  • Quadro verifiche interventi locali 
  • Griglia Verifiche interventi locali 

Quadro verifiche interventi locali 

Il Quadro verifiche interventi locali è un report statistico nel quale si riportano i dati sul numero di verifiche soddisfatte nvs rispetto al numero di verifiche totali nvt, in relazione ai seguenti aspetti:

nvs/nvt        in termini complessivi,

nvs/nvt        riguardo alla resistenza a compressione,

nvs/nvt        riguardo alla resistenza a taglio longitudinale,

nvs/nvt        riguardo alla resistenza di ritegno trasversale,

nvs/nvt        riguardo alla rigidezza alla traslazione.


Griglia Verifiche interventi locali 

La Griglia Verifiche interventi locali  è un report di dettaglio nel quale si riportano per confronto i valori locali di interesse fra lo stato esistente e lo stato rinforzato per tutti i pannelli contenenti variazioni significative. 



In particolare: per ogni pannello riconosciuto variato rispetto allo stato esistente si riportano i seguenti valori, distribuiti su due righe: quella superiore per i valori ante operam e quella  inferiore per i valori post operam:

  • nat/nar                 Numero aperture totali/rinforzate
  • R.c.aperture                Presenza di rinforzi di cerchiatura aperture
  • R.m.paramento                Presenza di rinforzi murari su paramento
  • R.m.iniezioni                Presenza di rinforzi murari con iniezioni
  • Cordoli/tiranti                Presenza di ritegni trasversali con cordoli o tiranti
  • Nu                        Resistenza a compressione
  • Tu                        Resistenza a taglio
  • Ft                        Resistenza di ritegno trasversale (cordoli e tiranti)
  • Kl                        Rigidezza alla traslazione longitudinale
  • Esito                        Esito della verifica di intervento locale