La griglia si apre scegliendo la voce di menù Dati|Pannelli.

  • Con l’elemento pannello è possibile descrivere:
  • pannelli murari di elevazione,         assegnando ad esso una tipologia di tipo [pan],
  • muri o travi di fondazione,                assegnando ad esso una tipologia di tipo [fnd],
  • travi di elevazione,                 assegnando ad esso una tipologia di tipo [trv].
  • Tutte le tre tipologie condividono alcuni dati di base, come i nodi di estremità, lo spessore, il filo fisso e il carico distribuito permanente. I restanti dati si specializzano in funzione della tipologia.

  • Il tipo muro si caratterizza col tipo di muratura, con le precompressioni orizzontali e verticali e con le caratteristiche del cordolo. Le aperture presenti sul pannello si assegneranno nella griglia seguente “Aperture nei pannelli”. Il numero delle aperture disposte è invece disponibile nella colonna na, come informazione di sola lettura.
  • Il tipo fondazione richiede la stessa definizione del tipo muro, con la differenza di assegnare al posto del tipo di muratura il tipo di fondazione.
  • Il tipo trave richiede invece la specificazione del tipo di trave. In questo caso le precompressioni e le caratteristiche del cordolo non sono richieste.
  • I nodi di estremità
  • Nella prima colonna è richiesta l’immissione degli indici dei due nodi posti alle estremità del pannello. Gli indici dei nodi dovranno essere separati da uno o più spazi, mentre non sono ammessi altri caratteri, numeri supplementari o indici di valore superiore al numero di nodi inseriti. Convenzionalmente il pannello inizia col nodo di indice minore e termina con quello di indice maggiore; se l’inserimento è contrario alla convenzione, il programma scambia automaticamente la posizione dei numeri all’interno della casella dopo la conferma.
  • La definizione del tipo di elemento e del materiale
  • La definizione del tipo di elemento e del materiale si fa in un'unica operazione selezionando la tipoIogia fra quelle elencate nella lista a discesa disponibile alla terza colonna, come si mostra nella seguente figure. 
  • Nella tendina sono presenti tutte e tre le tipologie ordinate nei tre gruppi:
  • [fnd]:         tipologie per elementi di fondazione,
  • [pan]:         tipologie per elementi di elevazione (pannelli propriamente detti),
  • [trv]:         tipologie per travi di elevazione.
  • Le tipologie disponibili in un certo momento del lavoro possono essere quelle direttamente predefinite all'avvio del programma oppure frutto di precedenti definizioni secondo le regole proprie di ogni tipologia come si vedrà più avanti. 
  • Lo spessore
  • Il dato definisce lo spessore d'anima sa del pannello murario, ovvero lo spessore del muro originario in assenza di rinforzi. Se sul pannello si applicano rinforzi che producono un aumento di spessore (affiancamento murario o intonaco armato) il pannello avrà generalmente uno spessore totale st dato dalla somma dello spessore d'anima e degli spessori dei paramenti esterni di rinforzo. La cella è attiva solo per elementi di tipo [pan] invece è disattivata per travi ed elementi di fondazione per cui si fa riferimento al tipo Sezione specifico.
  • Il filo fisso e disassamento
  • La definizione del filo fisso è una scorciatoia per assegnare il disassamento dell’asse del muro rispetto alla congiungente i due nodi di estremità che chiameremo per brevità asse nodi.
  • Si tenga presente che per effetto dei rinforzi il pannello può avere uno spessore d’anima sa, corrispondente alla muratura originaria e uno spessore totale st che comprende gli eventuali paramenti esterni di rinforzo.
  • Il disassamento df misura lo scostamento trasversale fra l’asse mediano della muratura d’anima (asse murario) e l’asse passante per i nodi di estremità (asse nodale), inteso positivo se l’asse murario è a sinistra rispetto all’asse nodale, guardando in direzione del secondo nodo.
  • Il filo fisso del pannello può essere selezionato nella lista a tendina (Combo box), che riporta le sette possibili opzioni per il filo fisso:


      • cen_a:         centrato sullo spessore d’anima,                l’asse nodi coincide con l’asse mediano dello spessore d’anima, df = 0;
      • sin_a:         poggiato a sinistra dell’anima,                l’asse nodi coincide con il lembo sinistro dello spessore d’anima, df = -sa/2
      • des_a:         poggiato a destra dell’anima,                l’asse nodi coincide con il lembo destro dello spessore d’anima, df = +sa/2
      • cen_t:         centrato sullo spessore totale,                l’asse nodi coincide con l’asse mediano dello spessore totale,
      • sin_t:         poggiato a sinistra dello spessore totale,        l’asse nodi coincide con il lembo sinistro dello spessore totale,
      • des_t:         poggiato a destra dello spessore totale,        l’asse nodi coincide con il lembo destro dello spessore totale,
      • ---         filo fisso non imposto,                        si assegna direttamente il valore di disassamento.
  • Il numero delle aperture
  • Il dato indica il numero di aperture disposte sul pannello ed ha una funzione esclusivamente informativa, cioè è di sola lettura e non può essere assegnato per digitazione diretta. Per inserire o eliminare aperture fare riferimento alla griglia Aperture nei pannelli o all’input grafico Edit Pianta ed Edit Pannello.
  • Tipo di cordolo e suo allineamento
  • In testa al pannello è possibile definire un cordolo mediante il quale si stabiliscono le caratteristiche dell’ammorsamento fra pannello e solai. In assenza di cordolo il pannello si suppone completamente svincolato dai solai, a meno che non ci siano effetti di incatenamento dovuti ai tiranti. Se il grado di ammorsamento è nullo, il pannello non sente i benefici derivanti dal vincolo in testa offerto dai solai e ricade in una situazione statica molto penalizzante, ai fini delle verifiche a pressoflessione fuori piano (vedi cap. Analisi per maggiori dettagli).
  • Il cordolo si definisce assegnandone il tipo, scelto nella lista dei tipi cordolo definiti nella griglia apposita, a cui si rimanda per ulteriori informazioni sugli effetti meccanici associati ai cordoli.
  • L’informazione sull’allineamento ffc ha essenzialmente una valenza grafica per il disegno del cordolo nelle piante, riportato in tratteggio.
  • Esclusione pannello dalle verifiche locali
  • La colonna NV (non verificare), se contrassegnata, consente di escludere il pannello dal consuntivo finale delle verifiche locali. Questa opzione è utile quando ci si trova ad analizzare una porzione di edificio che è parte integrante di un complesso edilizio strutturalmente più esteso. In questi casi, ci sono in genere due approcci alternativi. Il primo è quello di descrivere la totalità del complesso edilizio, attuabile in pratica solo si possiede una conoscenza adeguata della geometria e delle caratteristiche meccaniche dell’intero complesso. Il secondo approccio è quello di estendere la descrizione del modello ai vani contigui all’unità oggetto di analisi, considerando una estensione dei muri e dei solai per la metà del vano adiacente. In questo modo si tiene conto, seppure in via molto approssimata, della continuità strutturale esistente, mettendo in conto una quota parte dei carichi e delle rigidezze coinvolte, ai fini dell’analisi sismica. Per quanto riguarda le verifiche locali, è però possibile escludere dalle verifiche i maschi murari adiacenti, contrassegnando la colonna NV. In effetti le verifiche sono eseguite anche per questi setti, ma sono escluse in sede di stampa e di consuntivo finale, anche perché nel caso fossero non soddisfatte il progettista non avrebbe la possibilità di intervenire con opere di rinforzo.
  • I pannelli contrassegnati “da non verificare” sono bordati in giallo ed evidenziati nelle mappe di impegno.
  • Controllo dei requisiti geometrici per pareti resistenti al sisma
  • La colonna CG (controllo geometrico), se contrassegnata, consente di applicare per quel pannello i controlli sui requisiti geometrici richiesti dalle norme per considerare i maschi murari resistenti al sisma. Tali disposizioni sono riportate per edifici di nuova progettazione in Ntc08/§7.8.1.4 e Ntc18 /§7.8.1.4) e riguardano lo spessore, la snellezza e il rapporto fra la lunghezza dell'elemento murario e l'altezza massima delle aperture adiacenti, per i quali sono forniti valori limiti tabellati in funzione del tipo di muratura. Per assicurare al programma la necessaria flessibilità d'uso nei casi più vari (soprattutto nella modellazione di edifici esistenti), l'attivazione del controllo può avvenire pannello per pannello, contrassegnando nel corrispondente foglio dati la casella in esame: in questo caso i maschi murari del pannello che non dovessero rispettare i requisiti richiesti saranno esclusi dall'analisi e dalle verifiche sismiche. 
  • Per i maschi di materiale diverso dalla muratura (c.a., legno) l'attivazione della casella CG consente di escludere i controlli di duttilità pushover per i maschi derivanti da quel pannello, trattandoli in quest'ambito come come elementi idealmente elastici, e riservandosi di condurre verifiche simiche separate per tali elementi. 
  • Inclusione pannello per il controllo verifiche interventi locali (riparazioni)
  • La colonna IL (interventi locali), se contrassegnata, consente di includere il pannello nella lista dei controlli relativi agli interventi locali o di riparazione, nei quali la verifica si ottiene dal confronto di alcuni parametri di modellazione fra lo stato di fatto (ante operam) e lo stato rinforzato (post operam). In linea generale gli elementi assoggettati a queste verifiche sono i singoli pannelli e i parametri di confronto sono la rigidezza traslante, la capacità di spostamento ultimo, la resistenza a compressione e a taglio e la capacità di ritegno trasversale. Ad esempio, quando sia necessario aprire un vano in una muratura, la norma consente di limitare l'analisi al solo elemento oggetto dell'intervento, verificando la variazione di alcuni parametri significativi e compensando le carenze con interventi locali di rinforzo della muratura o con la cerchiatura delle nuove aperture.
  • Nel caso la casella IL risulti disattivata l'elemento non viene considerato nelle verifiche degli interventi locali.