Il foglio si apre scegliendo la voce di menù Dati|Sezioni.

Si assegnano la denominazione di riferimento e le caratteristiche geometriche delle sezioni di travi, pilastri e pareti.





Comandi per inserire o eliminare un tipo di sezione

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Dati presenti nel foglio

nome                Nome della sezione tipo [stringa di 16 caratteri massimo]

forma                Forma della sezione

%ap                Peso proprio assorbito in condizioni di semplice appoggio        (solo per travi)

B                Larghezza anima [cm]

H                Altezza totale [cm]                                (solo per travi e pilastri)

Bs                Dimensione specifica [cm]                        (solo per travi e pilastri)

Hs                Dimensione specifica [cm]                        (solo per travi e pilastri)

Bd                Dimensione specifica [cm]                        (solo per travi e pilastri)

Hd                Dimensione specifica [cm]                        (solo per travi e pilastri)

da                Opzione per elemento debolmente armato        (solo per pilastri rettangolari e pareti)

rete                Tipo di rete elettrosaldata                         (solo per pilastri rettangolari e pareti)

cls                Tipo di calcestruzzo armato

frli                Fattore riduttivo duttilità per inadeguatezza dettagli antisismici [%]

frco                Fattore riduttivo duttilità per scarso confinamento [%]

sp                Spessore pannello [cm]


Nome

Vi si digita una stringa di denominazione della sezione. Quando poi si assegnerà ad un pilastro o ad una trave la sua sezione, si farà riferimento a tale stringa. Per questo motivo il programma non accetta nomi ripetuti. Nel caso che si inserisca un nome già assegnato in precedenza, il programma non consente il cambio riga fino a quando non si varia il nome.

Peso proprio assorbito in condizioni di semplice appoggio

Il dato %ap, presente solo nel foglio delle Sezioni Travi, discende dall’osservazione che le deformazioni dovute al peso proprio della trave sono parzialmente assorbite nel periodo iniziale di costruzione, quando il calcestruzzo è in fase di maturazione e lo schema intelaiato in fase di completamento. Per tale ragioni, il grado di incastro delle connessioni nodali è ridotto e la trave lavora in condizioni assimilabili allo schema isostatico di trave appoggiata, con momento massimo in mezzeria e momenti nulli nei nodi. C’è però da tener presente che in questa fase la trave è generalmente puntellata e quindi agli effetti pratici lo schema statico di semplice appoggio lavora con una aliquota ridotta del peso proprio. Quest’ultima osservazione può dare indicazioni empiriche sul valore da assumere, che può variare da valori bassi [0-10%] in presenza di puntellature rigide e mantenute per tempi più lunghi, a valori più alti [oltre 10%] quando queste condizioni non sussistono.

Il valore assegnato sarà utilizzato per calcolare le azioni nodali ed avrà un peso sulla soluzione dovuta al permanente, in ragione del rapporto fra l’aliquota assegnata e la totalità del carico permanente agente sulla trave. Ad esempio, assegnando il valore 10% si avrà che il 10% del peso proprio è scaricato sui pilastri in condizione di semplice appoggio, il restante 90% in condizione di incastro, insieme al restante carico permanente agente. Nelle versioni Edisis precedenti alla 8.0 il dato non era richiesto e si assumeva implicitamente il valore nullo, corrispondente allo schema di trave incastrata.

Forma e parametri dimensionali

Campo di tipo combo, definente la forma della sezione. In funzione della forma scelta vanno assegnati i parametri dimensionali B, H, Bs, Hs, Bd, Hd, secondo quanto indicato di seguito:

  • Rettangolare:                assegnare B ed H;
  • Rettangolare zonata        assegnare B, H, Ht, Hb;
  • Circolare:                        assegnare B ed H;
  • T diritta                        assegnare B, H, Bs, Bd, Ht;
  • T rovescia                assegnare B, H, Bs, Bd, Hb;
  • Doppia T                        assegnare B, H, Bs, Bs, Hb, Ht


Dove Bs e Bd sono la dimensione della base sinistra e destra, Ht e Hb l’altezza top e bottom dell’ala.

Per le pareti si puo scegliere la sezione rettangolare o rettangolare zonata: nel foglio si assegna lo spessore, essendo la lunghezza definita dalla distanza fra i due montanti posti all'estremo della parete, il tipo di calcestruzzo ed i fattori riduttivi della duttilità. La sezione rettangolare zonata consiste in una sezione tipicamente allungata nella direzione H che presenta due zone laterali con armatura infittita. Questo tipo di dettaglio è richiesto per le zone critiche delle pareti in edifici costruiti in zona sismica (7.4.6.2.4 NTC 2018). Per le travi è possibile definire sezione tipo Rettangolare, T diritta e T rovescia.

Opzione per elemento debolmente armato

Attivando l'opzione verrà predisposta la configurazione automatica delle specifiche di progetto per ottenere elementi debolmenti armati, ovvero elementi con percentuali di armatura longitudinale e trasversale pari a quelle richieste per zone non simiche, tipicamente con Af/Ac pari almeno allo 0.3 %, una staffatura più rada, nessuna imposizione per il rapporto meccanico di staffatura e per le zone confinate.

Si faccia attenzione al fatto che le Ntc18 concedono la possibilità di avere pareti debolmente armate, ma a patto che siano verificate le condizioni esposte nel §7.4.3.1, che sostanzialmente le colloca nel contesto di struttura a pareti estese debolmente armate, ovvero in una casistica in cui le pareti sono estese a buona parte del perimetro della pianta strutturale e sono dotate di idonei provvedimenti per garantire la continuità strutturale, così da produrre un efficace comportamento scatolare. Allo stesso punto la norma richiede anche che "nella direzione orizzontale d’interesse, la struttura deve avere un periodo fondamentale, in condizioni non fessurate e calcolato nell’ipotesi di assenza di rotazioni alla base, non superiore a TC." Il fatto che la tipologia debolmente armata viene ristretta alle tipologie strutturali a parete ha per riflesso ricadute anche sul fattore di comportamento, che in definitiva è vincolato ai tipici valori cautelativi di queste tipologie. Per estensione, sembra essere conforme allo spirito della norma adottare in generale valori cautelativi del fattore di comportamento in presenza di elementi debolmente armati, come contropartita per la presumibile minore duttilità di tali elementi. Quindi, anche se si ritiene di adottare tipi strutturali differenti dalle tipologie a pareti, è consigliabile mantenersi piuttosto cautelativi nella scelta del fattore di comportamento. Si tenga inoltre presente che il programma continuerà ad applicare su questi elementi le usuali disposizioni di gerarchia delle resistenze per le pareti a meno che non si dichiari la struttura non dissipativa e si adotti quindi un fattore q piuttosto basso (intorno a 1.5).

Si tenga presente infine che l'attivazione del flag "debolemente armato" ha effetti solo sulle specifiche che regolano l'armatura e la staffatura minima, ma il progetto dell'armatura verrà comunque eseguito in base alle sollecitazioni di calcolo. In altri termini se nel corso della procedura di progetto fossero richiesti ferri e staffe aggiuntive rispetto ai minimi per far tornare le verifiche, questi quantitativi verranno adeguati come usualmente si fa in questi casi, a meno che l'elemento non abbia l'armatura bloccata.

Tipo di rete elettrosaldata

In questo campo si seleziona la rete da applicare nell'elemento. Nel caso delle sezioni pilastri, si richiede obbligatoriamente una sezione rettangolare e i lembi interessati dalla rete saranno i lati di maggiore estensione (B o H). Nel caso di elementi pareti la rete verrà sempre disposta sul lato H, che corrisponde alla direzione della campata che ospita la parete.

Solitamente, la pratica costruttiva delle pareti debolmente armate si accompagna all'armatura a rete e quindi le due opzioni si trovano frequentemente contemporaneamente attivate. Ma questa non è una scelta obbligata, in quanto è possibile avere elementi debolmente armati senza l'uso di reti elettrosaldate o elementi normalmente armati in cui si applica una rete.

In tabella sono riportate le maglie di rete che assicurano il rispetto della specifica Af/Ac >= 0.3% su pareti di vario spessore


Le opzioni "da" e "rete" sono compatibili soltanto per sezioni tipo Rettangolare.

Reti compatibili con la specifica: Af/Ac>=0.3% su pareti di vario spessore

Parete da:

rete Ø5

rete Ø6

rete Ø8

rete Ø10

rete Ø12

10

10x10

15x15




15

5x5

10x10

15x15

30x30


20

5x5

5x5

15x15

25x25


25

5x5

5x5

10x10

20x20

30x30

30


5x5

10x10

15x15

25x25


NB: Per un determinato diametro viene riportata la maglia più rada che consente il soddisfacimento della verifica.


Viste della carpenteria di una pilastrata con l'armatura a rete, in questo caso senza armatura aggiuntiva.



Viste della carpenteria di una pilastrata con l'armatura a rete, in questo caso con armatura aggiuntiva.


Tipo di calcestruzzo armato

In questa colonna si assegna il tipo di calcestruzzo che compone la sezione. Tale scelta interviene nelle fasi di progetto e verifica degli elementi a cui si assegna la sezione in esame.

Fattori riduttivi della duttilità per l'analisi pushover

Nelle ultime due colonne si assegnano i fattori riduttivi della duttilità che intervengono nell'analisi pushover. La possibilità di poter differenziare a livello di elemento tali fattori è molto utile nella verifica di edifici esistenti, soprattutto quando siano presenti elementi provenienti da differenti epoche costruttive o molto eterogenei nello stato di conservazione.


Fattore riduttivo di duttilità per carenza di dettagli sismici frli

Rappresenta un ulteriore fattore moltiplicativo di sicurezza da applicare all’espressione della rotazione limite di collasso θu di una sezione, nel caso gli elementi resistenti non siano dotati di adeguati dettagli di tipo antisismico, ossia non rispettino le percentuali minime di armatura trasversale e longitudinale indicate dalla normativa.

Facciamo presente che nella norma tale fattore è previsto limitatamente all'uso della formulazione data in Ntc18 C8.7.2.1 (ed analoghe in Ntc08 e Opcm 3274), ma nel programma l'effetto del fattore viene generalizzato anche alla espressione della rotazione limite Ntc18 C8.7.2.5, adottata nella modellazione.

Il valore consigliato è 85% in mancanza di adeguati dettagli sismici, il valore 100 % corrisponde invece a nessuna riduzione [Opcm 3274 p.11.A / Istruzioni Ntc2008 p.C8F/ Istruzioni Ntc2018 p.C8.7.2.3.2].


Fattore riduttivo di duttilità per carenza di confinamento frco

Rappresenta un fattore riduttivo dell’efficienza del confinamento prodotto dall’armatura trasversale e come tale viene applicato al termine α che esprime l'efficienza del confinamento.

Nel caso le staffe non siano dotate di adeguati ancoraggi idonei ad evitare l’eventuale loro apertura la norma dispone di assumere un fattore nullo, che equivale a trascurare completamente l’effetto di duttilità prodotto dal confinamento [Istruzioni Ntc2008 p.C8F / Istruzioni Ntc2018 p.C8.7.2.3.2].

Il fattore frco è correlato anche all'attivazione del flag "okco" Attiva confinamento da staffatura per SLU nei fogli Foglio Specifiche travi Foglio Specifiche pilastri e Foglio Specifiche pareti

In particolare, affinchè l'effetto confinamento si estrinsechi concretamente è necessario:

  1. assegnare un valore non nullo al fattore riduttivo del confinamento frcosez presente in questo foglio,
  2. attivare il flag okco nel foglio corrispondente delle specifiche,

A questo punto l'effetto del confinamento dipende dall'efficacia di chiusura delle staffe, che può essere espressa col fattore riduttivo da staffatura frcostf  valutabile con le seguenti correlazioni:

efficacia nulla                frcostf  = 0.0                se        lg < 6 ds   e   β ≤ 90°

efficacia ridotta                0.0 < frcostf  <1.0                se        lg ≥ 6 ds   e   90 <  β < 135°

efficacia massima        frcostf  =1.0                se        lg ≥ 6 ds   e   135° ≤  β

essendo

lg        la lunghezza del tratto terminale della staffa in diametri,

β        l’angolo di ripiegatura del tratto terminale della staffa.


Una volta che siano noti i fattori riduttivi:

frcosez        il fattore riduttivo assegnato autonomamente dall'utente nel foglio delle Sezioni tipo,

frcostf          il fattore riduttivo calcolato in automatico dal programma in funzione delle caratteristiche delle staffe,

si ottiene il fattore riduttivo effettivo di calcolo come

frcoeff        = min(frcosez, frcostf)

con campo di variabilità compreso fra:

       0.0        corrispondente al confinamento nullo,

       1.0        corrispondente al confinamento massimo.

Si tenga presente però che il confinamento ha effetti sulla parte cerchiata della sezione e non sul copriferro, che è destinato ad essere espulso al raggiungimento della deformazione corrispondente al valore limite in assenza di confinamento. Nel procedimento di verifica quindi, quando si attiva il confinamento si ottengono incrementi sui valori limiti di resistenza e deformazione, ma in compenso si perde il contributo del copriferro.

Inoltre, l'utente può scegliere come valutare l'effetto del confinamento, selezionando una delle opzioni previste nel foglio delle Opzioni di verifica.