Il foglio si apre scegliendo la voce di menù Dati|Condizioni di carico per azioni combinate


A partire dalla versione 3.0 c'è la possibilità di definire i carichi agenti, oltre che per singola azione, anche per azioni combinate.

Nella pratica progettuale può capitare che il fornitore o il costruttore della sovrastruttura da realizzare sul plinto (sia essa una pala eolica, un traliccio o una pila da ponte) non fornisca il dettaglio dei carichi per singola azione, ma condizioni di carico già pre-combinate per alcuni stati limite di riferimento, in uno o più casi di inviluppo. In questi casi si lavora quindi con carichi già combinati, l'analisi è eseguita per ogni scenario di carico e le sollecitazioni di verifica si ottengono individuando gli stati di sollecitazione più gravosi fra quelli analizzati.

Con questa nuova funzione, il programma supera la restrizione presente nelle versioni precedenti e rende disponibile una definizione dei carichi più varia ed articolata, che meglio si adatta alle possibili casistiche riscontrabili nella pratica professionale. In particolare con l'estensione dei carichi combinati l'utente può:

    1. assegnare solo carichi per singola azione, lavorando come nella versione precedente,
    2. assegnare sia carichi per singola azione, sia carichi precombinati,
    3. assegnare solo carichi precombinati.

Definizione delle condizioni di carico precombinate

Nella griglia delle Condizioni di carico per azioni combinate aggiungere una o più righe, per quanti sono i carichi precombinati da definire.

I dati richiesti sono:

ksl        stato limite di riferimento del carico

a        segnalatore per carico applicato/non applicato

u        segnalatore per carico utilizzabile/non utilizzabile nel sistema normativo adottato

origine        segnalatore per origine del carico: assegnato dall'utente oppure generato dal programma per inviluppo di singole azioni


Le ultime sei colonne sono invece valori ottenuti dal programma e rappresentano gli sforzi risultanti dei carichi applicati al piede dei pilastri, riferiti al baricentro del plinto ed alla quota di estradosso:

Fx        Forza orizzontale lungo X [Kg] (+ se diretta in X+) (risultante dei corrispondenti carichi pilastri)

Fy        Forza orizzontale lungo Y [Kg] (+ se diretta in Y+) (risultante dei corrispondenti carichi pilastri)

Fz        Forza verticale lungo Z [Kg] (+ se diretta in Z+) (verso l'alto) (risultante dei corrispondenti carichi pilastri)

Mx        Coppia concentrata con asse momento X [Kgm] (+ se avvita in X+) (risultante dei corrispondenti carichi pilastri)

My        Coppia concentrata con asse momento Y [Kgm] (+ se avvita in Y+) (risultante dei corrispondenti carichi pilastri)

Mz        Coppia concentrata con asse momento Z [Kgm] (+ se avvita in Z+) (verso il basso) (risultante dei corrispondenti carichi pilastri)

I valori sono aggiornati dopo l'esecuzione dell'analisi.


Analogamente ai carichi per singola azione, anche per i carichi combinati la procedura di definizione si articola in due fasi: la prima si svolge in questo foglio, dove si defiscono le condizioni in numero e tipologia. La seconda si definisce invece nel foglio Carichi nei pilastri per azioni combinate, dove si assegneranno i valori numerici dei carichi in corrispondenza di ogni pilastro.

Stato limite di riferimento del carico

Per ogni condizione di carico precombinata definita dall'utente deve essere specificato lo stato limite a cui si riferisce quella condizione, selezionando l'opzione corrispondente da una lista a tendina:

SLQ        s.l. di esercizio quasi-permanente,

SLF        s.l. di esercizio frequente,

SLR        s.l. di esercizio raro,

SLU        s.l. ultimo per azioni statiche,

SLO        s.l. di esercizio sismico di operatività,

SLD        s.l. di esercizio sismico di danno,

SLV        s.l. ultimo sismico di salvaguardia vita,

SLC        s.l. ultimo sismico di collasso,

GR        combinazione per gerarchia resistenze,

TA        combinazione per tensioni ammissibili.

Segnalatore per carico applicato

Una condizione di carico definita può essere applicata o meno sulla struttura selezionando o desezionando la casella della colonna "a":

casella "a" selezionata        il carico è applicato e quindi è considerato nell'analisi,

casella "a" deselezionata        il carico non è applicato e quindi non è considerato nell'analisi.

Segnalatore per carico utilizzabile

Inoltre, può accadere che una determinata condizione di carico non sia coerente col sistema normativo selezionato, in genere perchè lo stato limite definito nella colonna "ksl" non è previsto in quel contesto: ad esempio una condizione di carico etichettata con lo stato limite TA non risulta applicabile in un contesto normativo agli stati limite. In questi casi, il programma semplicemente identifica quella condizione come non utilizzabile e riporta l'informazione nella casella "u" priva di contrassegno, che per tanto è gestita in automatico dal programma.

Segnalatore per origine del carico

In alcuni casi, le condizioni di carico precombinate sono create in automatico dal programma, ad esempio nella modellazione di plinti superficiali, per una migliore modellazione del terreno non reagente a trazione. In generale quindi l'origine della condizione di carico può essere:

user        se definita autonomamente dall'utente, che aggiunge righe alla griglia e ne definisce i dati,

auto        se definita in automatico dal programma in determinati contesti.

L'informazione è gestita esclusivamente dal programma ed è riportata nella colonna "origine".


In figura è mostrata la grigia di definizione dei carichi combinati: a sinistra nella fase iniziale, prima che vengano definiti i valori di carico nei pilastri, a destra nella fase finale dopo che tale operazione sia conclusa


Per ogni caso di carico definito devono quindi essere definiti i valori numerici delle componenti
(forze Fx, Fy, Fz e coppie Mx, My e Mz), supposte agenti alla base di ogni pilastro.