Il metodo, noto anche come metodo generalizzato delle strisce, è stato sviluppato nel corso degli anni '60 da Janbu come metodo semplice utilizzabile per frane con superficie di scivolamento del tutto generica.

Il metodo usa una impostazione simile a quella di Bishop, tuttavia utilizza una diversa ipotesi base. È infatti considerata nota la posizione della risultante normale di interstriscia  E, in generale assunta pari ad 1/3 dell'altezza complessiva della striscia. Le equazioni di equilibrio delle strisce sono riscritte in modo da assicurare esattamente l'equilibrio globale alla traslazione orizzontale e verticale, ma solo in modo approssimato l'equilibrio alla rotazione. Si ottiene anche in questo caso una formula implicita da risolvere per iterazione.

Il metodo è di applicazione semplice ed ampiamente diffuso nella pratica. Fornisce in generale risultati abbastanza affidabili, anche se è caratterizzato da una tendenza alla sottovalutazione del fattore di sicurezza e da una risposta non precisa (ed a volte oscillante) della curva delle pressioni.

L'implementazione contenuta in ASPEN si differenzia dalla versione standard del metodo (vedi ad esempio il testo di Bromhead già citato) per un calcolo molto accurato delle forze in gioco e per l'uso di uno schema iterativo differente da quello proposto inizialmente da Janbu. Lo schema iterativo originale infatti, anche se porta ad una rapida convergenza iniziale, tende a rallentarla o perderla del tutto nella fase successiva del ciclo iterativo.